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NBA, Towns: “Se hai una partita no, per il pubblico fai schifo”

Towns critica l’utilizzo che spesso i tifosi fanno dei social network commentando le prestazioni dei giocatori

In una recente intervista a The Courage and Nadeshot Show, Karl Anthony-Towns ha affrontato il tema delle critiche che arrivano ai giocatori dai social network in merito alle loro prestazioni e le conseguenti idee che si formano nell’opinione pubblica.

Se sei un atleta famoso e hai una partita no, subito ti dicono che fai schifo. Ma magari dimenticano che hai appena realizzato una striscia di 5 partite consecutive da 40 punti. Questo è molto comune per i giocatori NBA, una volta che i tifosi si fanno un’idea di te è finita. Non la vogliono cambiare perché si sentono le persone più intelligenti del mondo

Il centro dei Minnesota Timberwolves ha poi continuato così:

Pensate a tutto quello che è stato detto di James Harden ai playoff. Datemi una dato statistico, un fatto al posto di pensare o di dire “non devo dimostrarti niente, semplicemente guardo basket tutti i giorni”. Fatemi dire una cosa… aveva una media di 31.6 punti a partita [nell’edizione del 2019, ndr], stava dominando cercando di portare i Rockets alle Finals. E volete farmi credere che stava avendo problemi?

Le critiche rivolte ad Harden erano concentrate sul suo stile di gioco offensivo troppo centralizzatore o sulla sua difesa, ai tempi dei Rockets, ma anche lo stesso Towns, così come molti altri giocatori NBA, ha più volte ricevuto molte critiche sui social riguardanti il suo gioco o soprattutto la sua permanenza ai T’Wolves, una franchigia che non dà al giocatore una reale prospettiva di titolo.

Le narrative e le idee che il pubblico crea, spesso, sono molto difficili da cambiare, cancellare o semplicemente lasciare alle spalle soprattutto per i giocatori giovani; ma è anche vero che sono anche il primo stimolo per cercare un miglioramento nel proprio gioco.

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