McGee: “Andare a Golden State mi ha cambiato la vita”
Il centro dei Suns sostiene che l’approdo ai Warriors nel 2016 sia stato fondamentale per la sua carriera
JaVale McGee ha avuto un carriera NBA particolare: dopo gli inizi a Washington e l’esperienza positiva a Denver, nel 2016, dopo la negativa parentesi a Dallas, sembrava ormai ai margini della lega.
L’opportunità di giocare a Golden State al minimo salariale ha ridato slancio alla carriera di McGee e gli ha permesso di vincere due anelli di campione NBA( 2017e 2018).
JaVale, che in questa offseason è approdato ai Phoenix Suns, ha spiegato nel corso del programma di Shannon Sharpe “Club Shay Shay” l’importanza dell’esperienza ai Warriors.
Andare a Golden State è stata sicuramente una benedizione per me. Ovviamente è stato un cambiamento di vita, vincere i campionati, ma anche dietro le quinte mi ha cambiato la vita. Vedere una grande organizzazione funzionare e prendersi cura dei suoi giocatori. Vedere come i giocatori gestiscono davvero ciò che accade. Non è solo “ok il coach ti dice di fare qualcosa e tu lo fai”
JaVale McGee
Ai Warriors la franchigia tiene in alta considerazione l’opinione dei suoi giocatori più rappresentativi come Stephen Curry, Draymond Green e Klay Thompson, e ciò contribuisce a creare una atmosfera positiva nella squadra.
Nelle mie prime squadre con i Wizards e a Denver era così che funzionava. A Golden State il parere dei giocatori è molto importante. Se Draymond voleva fare una cena con tutta la squadra, la facevamo e non c’era discussione
JaVale McGee
McGee sostiene che dare piccole concessioni ai giocatori come consentire ai familiari di viaggiare con la squadra durante i playoff e organizzare cene di squadra, contribuisce a creare la cultura vincente della franchigia.
Il neo giocatore dei Suns serba un bellissimo ricordo dell’esperienza a Golden State, e la ritiene un esempio per ogni franchigia che voglia costruire una cultura vincente.