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Warriors, Klay: “Vedo la luce in fondo al tunnel”

La guardia di Golden State ha ancora molto da fare prima di tornare in campo, ma è motivato a recuperare le sue condizioni il prima possibile

Il Media Day dei Golden State Warriors di lunedì è stata una giornata importante, soprattutto per il ritorno di Klay Thompson, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo.

Nonostante le condizioni del numero #11 siano decisamente migliorate, il 3 volte campione NBA non ha ancora individuato una data per il rientro sul parquet al fianco di Steph Curry.

È bellissimo indossare questa canotta ed è ancora più bello essere di nuovo sul parquet. È onestamente incredibile. Non abbiamo deciso una deadline: probabilmente fine novembre, inizio dicembre. C’è ancora molto da fare prima di tornare nelle migliori condizioni, ma ora il peggio è passato, vedo la luce in fondo al tunnel. E questo è ciò che mi motiva di più

Klay Thompson

La guardia dei Warriors ha espresso il desiderio di giocare la prima di fronte alla Dub Nation e ha raccontato come si è immaginato il suo ritorno durante questi due lunghi anni di attesa.

Sono due anni che aspetto il giorno in cui rimetterò piede in campo. Giocare, saltare, palleggiare sono cose che diamo per scontate. Mi manca la pallacanestro, mi manca giocare di fronte ai nostri tifosi. Ci penso tutti i giorni a quel momento. Ho imparato ad essere paziente con il mio corpo e con la mia mente. La riabilitazione è un processo lungo, ma manca poco ora. Mi rende nervoso, ma so che sarà una serata speciale. Non vedo l’ora

Klay Thompson

Klay aveva già descritto il 2020 come il peggior anno della sua vita: l’infortunio e la perdita di sua nonna hanno condizionato i mesi passati segnando un grande cambiamento, e ora è desideroso di ricominciare con una rinnovata motivazione.

Ho imparato che ci sono cose che non puoi controllare, ma puoi scegliere come reagire alle situazioni in cui ti trovi. Non potendo giocare però, ho avuto molto tempo per riguardarmi le partite delle stagioni passate. Vederci fare cose incredibili mi è stato d’aiuto durante i mesi di riabilitazione, e servirà come ispirazione a fare ancora meglio. Voglio tornare per aiutare i miei compagni di squadra e la franchigia che mi ha draftato

Klay Thompson

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