Reggie Miller definisce l’NBA di oggi “soft”
L’ex leggenda dei Pacers ammette che la lega è diventata molto più morbida rispetto ai suoi anni
Negli anni 90, quando giocava, Reggie era una delle migliori guardie della lega, e nonostante l’aspetto magrolino, aveva una reputazione di giocatore duro e aggressivo, ottenuta dopo gli scontri con Micheal Jordan e John Starks.
Rilasciando le sue dichiarazioni sulla NBA di oggi, Miller, che ha giocato 18 stagioni con i Pacers, ammette che ai suoi tempi i giocatori non erano coccolati, come invece avviene oggi, e nemmeno gli infortuni proibivano loro di giocare:
Mi sentivo colpevole se non giocavo, anche se avevo una caviglia slogata e potevo giocare solo al 70/75 % delle mie possibilità. Mi sentivo colpevole a sedermi in tribuna, perché sapevo che sarei stato in grado di tirare lo stesso. Probabilmente non ero in grado di muovermi lateralmente su quella caviglia, ma sapevo che se avessi avuto un tiro aperto, sarei stato in grado di segnarlo, e ciò avrebbe aiutato la mia squadra
Reggie Miller, ex Indiana Pacers
I tempi sono cambiati e lo stesso Reggie Miller capisce parzialmente la gestione dei giocatori nell’NBA moderna:
Penso che se tu sia abbastanza sano da poter correre su e giù e dare una mano alla tua squadra, tu debba giocare, ma dall’altro lato capisco i giocatori di oggi. Abbiamo reso la lega molto soft, li capisco, ma sedermi in tribuna non era nel mio DNA, era difficile farlo per me
Reggie Miller, ex Indiana Pacers