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Nuovi problemi per Delonte West

Lo straziante caso di Delonte West, ex giocatore NBA e CBA, è uno dei casi che più ha messo in risalto l’importanza della salute mentale

Quando nel gennaio 2020 Mark Cuban, patrono dei Dallas Mavericks, dopo l’ennesimo straziante video che mostrava l’atleta rantolante parole incomprensibili e logorato da anni di abuso ha offerto il suo aiuto, sia finanziario che umano, per il percorso riabilitativo di West tutti noi abbiamo pensato che ci fosse la possibilità di un lieto fine a questa terribile storia di indifferenza; ma, come riportato pochi giorni fa da vari media statunitensi, la storia non è finita come sperato.

Infatti, l’ex Boston e Cleveland nei giorni scorsi è stato arrestato quando, in un evidente stato di ubriachezza, si è presentato alla stazione di polizia imprecando e sbattendo sulla porta. Nonostante, in un primo momento, West avesse cessato come richiesto dalla polizia, dicono i reporter, indietreggiando ha posto le sue mani nell’elastico dei pantaloni.

Uno degli agenti ha quindi estratto ed armato un Taser continuando ad intimare a West di calmarsi e mettere le mani in aria. Alla fine, l’ex giocatore si è inginocchiato ed è stato ammanettato, ma avrebbe continua ad avere un comportamento pericoloso:

Ha continuato ad avere un comportamento ostile e ad urlare oscenità e sinistri lamenti

Fonti NBA

Chiaramente l’esperienza riabilitativa non ha sortito molti frutti e West si trova ora a fronteggiare varie accuse, tra cui resistenza all’arresto e ubriachezza molesta. Si spera solo che questa brutta vicenda possa servire a far capire quanto non solo la salute fisica, ma anche quella mentale sia fondamentale per la vita.

L’ex Celtics è stato rilasciato alle ore 5:46 del mattino (11:46 italiane), e noi tutti ci auguriamo che si riprenda definitiva e riesca, con l’aiuto dell’intera comunità cestistica e non solo di qualche singolo, a rimettere la sua vita sui giusti binari.

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