76ers, Barkley: “Casi come Simmons non fanno bene alla NBA”

Sempre nella speranza di riuscire a far tornare Simmons in squadra, i Philadelphia 76ers, pare, abbiano smesso di multare il giocatore per allenamenti e partite non disputate e che molto probabilmente non disputerà. Nonostante ciò, l’australiano rimane fermo sulla sua posizione continuando ad alimentare le forti critiche nei suoi confronti.

L’ultimo a schierarsi contro Simmons è stato Charles Barkley. L’analista di NBAonTNT non accetta il fatto che il giocatore riesca a tenere in scacco una franchigia intera ormai da 4 mesi e che, a stagione regolare avviata, il giocatore non abbia accettato le critiche che questa estate gli sono state rivolte dai compagni.

Penso che se ne uscisse dicendo “Chiedo scusa per non aver giocato meglio, le critiche sono giuste e farò di tutto per quello che posso per migliorare” loro lo perdonerebbero. Non so perché Ben si è incazzato con loro per le critiche

Charles Barkley

L’ex Sixer ha continuato aggiungendo un altro punto della propria prospettiva sulla faccenda.

Non sono uno dei quei vecchi giocatori che odiano i ragazzi di oggi perché hanno fatto tanti soldi, ma pensavo che se guadagni 40 milioni l’anno e le persone ti dicono che devi migliorare, dovresti farlo!

Charles Barkley

Il fatto che Simmons non stia più volendo giocare con la sua squadra lo ha portato ad essere paragonato all’ultimo James Harden degli Houston Rockets, anche dallo stesso Barkley.

Harden si è preso i soldi e ha fatto a Houston il dito medio. Adesso anche Simmons, a cui i 76ers devono 200 milioni, ha detto “andate a quel paese, non gioco più”. Hai in squadra un ragazzo che prende quasi 200 milioni e se si dovesse sentire scontento, devi stare alla sua volontà. Non è sano per la lega

Charles Barkley

Harden, a differenza di Simmons però, è sceso in campo con Houston nelle prime 8 di 9 uscite stagionali del 2020/21 in attesa di essere scambiato. Simmons, al momento, è fortemente intenzionato a restare fuori dai giochi.