Loading

NBA Rookie Ladder: ottobre

I rookie più promettenti della classe Draft 2021 si stanno sfidando a colpi di prestazioni ottime: vediamo chi sono i migliori tra loro

Passate le prime due settimane di campionato si può tirare una somma parziale su quelli che sono i nuovi arrivati in NBA. Eccezion fatta per la prima scelta Cade Cunningham, il cui esordio è avvenuto solo sabato notte (per lui 2 punti, 7 rimbalzi e 2 assist con 1/8 al tiro e 2 palle perse), tutti gli altri rookie di prima fascia hanno già messo in mostra le loro qualità prendendosi il favore di allenatore e tifosi.

Vediamo chi sono quelli che al momento guidano la Top 5.

5. Josh Giddey (Oklahoma City Thunder)

Il diciannovenne australiano arrivato in Oklahoma dagli Adelaide 36ers sta stupendo piacevolmente coach Daigneault e compagni e si è subito guadagnato le chiavi dell’attacco. Ovviamente il go-to-guy rimane Gilgeous-Alexander ma Giddey si è preso l’incarico di portare palla e distribuire assist, non rifiutando comunque qualche responsabilità offensiva extra.

Il ragazzo infatti viaggia a 10.7 punti, 5.8 rimbalzi e 5.7 assist di media con un buon 45% dal campo. Pecca ancora da migliorare è la produttività dalla lunetta: col 55% è infatti uno dei peggiori di questa classe Draft. Inutile dire che il tempo non gli manca per mettere a posto questo dato, ma intanto sta già scalando la classifica dei migliori rookie fino a questo momento: fino alla scorsa settimana infatti la NBA Rookie Ladder lo dava settimo, due posti più in basso di dove si trova ora.

A livello Dunkest sta viaggiando a 18.3 PDK, ottime medie per un rookie, e ha già infilato un paio di trentelli. Puntarci ora potrebbe essere una steal per il futuro.

4. Franz Wagner (Orlando Magic)

Quello che è arrivato come “il fratello di Mo Wagner” sta per invertire sicuramente il trend: presto sara Mo ad essere conosciuto come il fratello di Franz. Il tedesco infatti si sta mettendo bene in mostra agli Orlando Magic, una squadra giovane volta alla ricostruzione. In Wagner la franchigia della Florida ha trovato un discreto appoggio per Cole Anthony: 13.9 punti, 3.6 rimbalzi, 1.9 assist con ottime medie al tiro, quasi il 50% dal campo e il 43% dall’arco. Avere un tiratore affidabile in faretra fa sempre comodo e i Magic sembrano averne trovato uno.

Al Dunkest è meno appetibile di Giddey, sporca meno le statistiche e non ha ancora superato i 20 PDK. La media, 15.1, è leggermente al di sotto dei crediti che vale perciò bisognerà aspettare ancora perché si alzi l’asticella e si sfornino plusvalenze degne di nota.

3. Chris Duarte (Indiana Pacers)

Esordio tutt’altro che in punta di piedi per la tredicesima scelta al Draft 2021: 27 punti, 5 rimbalzi, 1 assist e 6/9 dall’arco contro gli Hornets nella partita d’apertura. Da lì in poi si è garantito la fiducia della squadra anche in momenti delicati e, complice anche l’infortunio di Brogdon, qualche responsabilità offensiva extra. Il difetto forse più evidente è la voglia di cercare il tiro a tutti i costi, anche forzando più del dovuto: sarà compito di Carlisle quindi frenare l’eccessivo entusiasmo del dominicano in modo che sia più consapevole della costruzione di buone soluzioni al tiro. Le medie comunque sono ottime: 17.7 punti, 4.7 rimbalzi e 2.4 assist.

14.7 PDK medi per un costo di 6.3 crediti al momento: niente di eccezionale se si esclude la partita d’esordio (30.5 PDK). Può essere un buon momento per puntare su di lui però, il rientro di Brogdon è incerto e i Pacers non hanno molte soluzioni offensive.

2. Evan Mobley (Cleveland Cavaliers)

Se Cleveland è un po’ più interessante rispetto allo scorso anno lo si deve in buona parte a lui. Le sue skills sono di primissimo ordine per un lungo e spaziano su entrambi i lati del campo: 13.4 punti, 7.6 rimbalzi, 2.6 assist a cui aggiunge 1 palla rubata e 1.4 stoppate di media. Al di là dei numeri comunque l’apporto in campo è eccellente nonostante le evidenti difficoltà dei Cavaliers, e oltretutto la sua risposta è stata più che positiva nonostante la perplessità di molti per lo schieramento di una batteria di lunghi così ampia.

Al Dunkest è un prospetto interessante, ha il potenziale per essere un tuttofare e trovarlo in un reparto “delicato” come i centri può essere un affare. I punteggi sono ancora un po’ altalenanti ma al momento gli alti superano i bassi di stretta misura con quattro partite sopra i 25 PDK (e un quarantello) su sette valide. La media è di 23.1 punti, non male ma sicuramente migliorabile.

1. Scottie Barnes (Toronto Raptors)

Scottie, quarta scelta assoluta, è al momento il miglior realizzatore della classe 2021: 18.1 punti di media a cui accompagna 8.9 rimbalzi e 2 assist. Numeri notevoli che non descrivono comunque appieno l’impatto avuto da Barnes nei Raptors: tanta grinta, tanta difesa, tanta personalità che gli hanno permesso di avere già un posto di rilievo sul palcoscenico e non solo di accompagnare i titolari come gregario di lusso. Nurse gli da fiducia, i compagni lo cercano e lui non disattende prendendosi tiri importanti e anche difficili con ottime percentuali (55% dal campo, meno preciso dall’arco dove tira col 22%).

L’atletismo da vendere lo rende uno dei rookie più elettrizzanti da vedere ma anche al Dunkest si sta decisamente imponendo: 24.3 PDK con il trentello già abbondantemente superato in più occasioni, la doppia doppia è sempre in canna. Vedremo se le medie si abbasseranno col ritorno di Siakam.

Leggi anche

Failed to load data