Pippen attacca Jordan per “The Last Dance”

L’ex stella dei Bulls molto critico sulla docuserie prodotta da ESPN

Michael Jordan e Scottie Pippen in maglia Bulls

Scottie Pippen è stato fors il compagno più importante di Michael Jordan ai Bulls. Da tutti considerato come il braccio destro di MJ, il numero 33 dei Bulls ha però mosso parecchie critiche all’ex compagno per la docuserie “The Last Dance” che aveva l’intento di raccontare la stagione 1997-98 dei Chicago Bulls, e attraverso molti flashback di raccontare come era nata e cresciuta la storica squadra dell’Illinois durante l’epoca Jordan.

Nel suo ultimo libro Scottie Pippen ha attaccato duramente Michael Jordan e il famosissimo documentario:

ESPN mi aveva mandato i link dei primi 8 episodi qualche settimana pima dell’uscita della serie. Li ho guardati con i miei figli e posso dire che mi aspettavo molto di più, e soprattutto me l’aspettavo diversa. Quando ho scoperto che sarebbe andata in onda questa docuserie ero molto contento, ma sono rimasto deluso

Scottie Pippen

In particolare Pippen è rimasto parecchio sorpreso da come la docuserie, prodotta da ESPN e Jordan, ha raccontato la vita dei Chicago Bulls concentrandosi perennemente sulla figura di Jordan.

Michael ha voluto dimostrare all’attuale generazione come lui sia stato il più grande dei suoi tempi, e di come sia stato più forte anche di LeBron James. Ha presentato la sua di storia, non quella dei Chicago Bulls e dell’ultima stagione di Phil (Jackson). Ha raccontato di quanto fosse decisivo ai tempi del college, di quando è stato scelto al draft, di come ha subito aiutato a vincere i Bulls alla sua terza partita in NBA

Scottie Pippen

Giocare con Michael Jordan non doveva essere una cosa facile, e ciò che Pippen racconta nel suo libro “Unguarded” lo dimostra nuovamente. Malgrado MJ abbia aiutato anche lo stesso Scottie ad essere considerato come uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, Pippen rincara la dose e critica nuovamente la docuserie:

La serie ha l’obiettivo di mettere in luce solamente il 23. Anche nel secondo episodio, quando si parlava della mia infanzia e di come io sia riuscito ad approdare in NBA, alla fine la narrazione si è concentrata su Michael. Io sono solo stato definito da MJ come il miglior compagno di squadra mai avuto, nulla di più. In ogni episodio Michael è messo su di un piedistallo, poi sotto c’eravamo noi, compagni di squadra e allenatore; poteva anche sbagliare tutti i tiri in campo, ma rimaneva comunque il più grande di tutti

Scottie Pippen

 Pippen lo attacca anche per il compenso:

Ha ricevuto dieci milioni per la partecipazione, mentre io non ha ricevuto nemmeno un centesimo

Scottie Pippen

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