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Kanter: “Jordan pensa più alle scarpe che agli afroamericani”

Dopo gli attacchi a LeBron il lungo dei Celtics torna alla carica, l’obiettivo questa volta è Michael Jordan

Enes Kanter non ha certo peli sulla lingua: fopo la revoca della cittadinanza turca (fatto che lo ha reso a tutti gli effetti apolide) a causa della sua opposizione ad Erdogan, costata anche la reclusione al padre, gli sforzi del 29enne si sono concentrati sullo “smascherare” le presunte incoerenze dei più grandi cestisti viventi.

Se qualche giorno fa avevano fatto discutere i tweet che il giocatore dei Celtics aveva dedicato a LeBron James (duramente criticato per la sua collaborazione con Nike, accusata di aver installato veri e propri campi di lavoro in Cina), questa volta il bersaglio è niente meno che sua altezza Michael Jordan.

In un’intervista alla CNN Kanter ha infatti attaccato gli scarsi sforzi che MJ ha dedicato alla lotta per i diritti degli afroamericani (critica già mossa in passato all’ex Bulls):

Michael Jordan non ha fatto niente, assolutamente niente per la Black Community negli USA, a parte dare loro dei soldi. Dobbiamo chiamare in causa questi atleti, almeno LeBron James sta diventando la voce di tutte le persone oppresse in America, MJ invece non ha fatto nulla per loro perché si occupa troppo della vendita delle sue scarpe. Dobbiamo chiamare in causa questa gente, senza paura.

Enes Kanter

L’estate scorsa Jordan aveva donato 100 milioni di $ ad associazioni vicine al movimento Black Lives Matter con lo scopo di appianare le disuguaglianze sociali che ancora oggi attanagliano gli States.

Kanter vuole portare all’attenzione di tutti alcune questioni di giustizia sociale e per farlo ha scelto un metodo sicuramente controverso: un attacco frontale alle 2 più grandi icone del basket mondiale.

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