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Marcatori NBA, i Migliori Marcatori Escluse le Triple

Ecco una classifica speciale die migliori marcatori di questa stagione escludendo le triple segnate

Da un punto di vista prettamente statistico, il tiro da 3 punti è l’arma più pericolosa che si possa utilizzare su un campo da basket e, negli ultimi anni, è diventato sempre più fondamentale all’interno della NBA.

I pionieri di questa nuova era sono ovviamente stati i Golden State Warriors degli Splash Brothers, con Steph Curry a guidare l’avanzata. Uno dei giocatori che ha seguito con successo l’esempio proveniente dalla Baia è Trae Young, il quale ha dichiarato che, senza Steph Curry, non esisterebbe il Trae che tutti noi oggi conosciamo.

Per capirci, addirittura LeBron ha recentemente iniziato a tirare le triple dalla lunghissima distanza, regalandoci anche qualche momento da Logo Bron.

Oggi però noi vogliamo andare controtendenza, proponendovi la classifica dei migliori marcatori della lega, escludendo però le triple dalle medie punti dei giocatori.

10. Luka Doncic (17.3 PPG)

Dato il vastissimo arsenale utilizzato da Luka Magic per fare male alle difese avversarie, non stupisce la sua presenza in questa classifica.

Ovviamente la media punti diminuisce considerevolmente escludendo i tiri dalla lunga distanza, grazie ai quali il leader dei Mavericks arriva addirittura ai 25.0 punti a partita, in calo rispetto alla stagione precedente.

9. Zach LaVine (17.5 PPG)

Il numero 8 dei Chicago Bulls entra di diritto in questa speciale top-10 grazie alle sue meravigliose giocate sotto canestro con le quali guida la sua squadra.

Includendo anche le triple, anche queste specialità della casa assieme alle schiacciate, la media punti si impenna superando i 26 punti a partita.

8. Bradley Beal (17.9 PPG)

Per qualche motivo si parla ancora troppo poco di Bradley Beal, colpevole solo e soltanto di giocare in una squadra con poche aspirazioni come i Washington Wizards.

Ma la stagione del numero 3 è stata fin qui incredibile, visto anche il record inaspettato dei suoi Wizards. Anche qui le triple hanno un importante peso specifico: addirittura 1.8 a partita quelle segnate dal buon Bradley.

7. Bam Adebayo (19.0 PPG)

Per un giocatore che non tira mai dall’arco, 19 punti di media non sono affatto pochi. Il buon Bam Adebayo ci riesce grazie ad una forza ed una atletismo sovrumani.

I numeri sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno e, in modo particolare, rispetto all’anno in cui coi Miami Heat ha provato a giocarsi il titolo NBA contro i Los Angeles Lakers.

6. Ja Morant (20.2 PPG)

Una point-guard incredibile per atletismo ed elevazione che ricorda un po’ il primissimo Derrick Rose. Con il tempo questo ragazzino migliora ed i margini sono ancora molto ampi.

Lo dimostrano i numeri: i 25.3 punti a partita con 1.7 triple segnate di media (contro le 0.9 del primo anno da Rookie, un netto miglioramento) parlano da soli.

5. Kevin Durant (22.6 PPG)

Probabilmente uno dei migliori attaccanti della storia dell’NBA, Kevin Durant è un giocatore completo, sia sotto canestro che dalla lunga distanza.

I numeri parlano chiaro: 28.1 punti medi a partita con quasi due triple messe a segno ogni partita, poco sotto la media in carriera e un po’ in calo rispetto agli anni della gioventù, quando ancora indossava i colori degli Oklahoma City Thunder e dei Golden State Warriors.

4. Jimmy Butler (22.8 PPG)

Per Jimmy Bucket il tiro da tre non è mai stato una delle armi migliori: a testimonianza, le statistiche parlano di 0.8 triple segnate a partita nel corso della sua carriera.

Ma sotto canestro Butler diventa un altro giocatore, incrementando le proprie medie esponenzialmente: considerando le triple, la media in stagione fluttua attorno al 24 mentre togliendo questo fondamentale scende di poco, arrivando ai 22.8 punti di media a partita.

3. Anthony Davis (23.2 PPG)

Sotto canestro ha pochi eguali, non soltanto attualmente, ma nella storia del gioco. Dominante su entrambi i lati del campo e, da questa stagione, con un LeBron in versione playmaker in più a fornirgli dei cioccolatini che sono soltanto da scartare.

Negli ultimi anni AD è anche migliorato molto nel tiro da 3, arrivando a segnarne quasi 1 tripla ogni due partite: aggiungendo questo fondamentale, la sua media si alzerebbe fino a 24.3, subendo un leggerissimo incremento.

2. DeMar DeRozan (23.3 PPG)

Il tiro dall’arco non è mai stato una delle sue armi migliori, come dimostra la media di 0.4 triple segnate a partita in carriera. Proprio per questo motivo, la media punti del numero 11 dei Chicago Bulls rimane quasi invariato senza le triple, passando da 25.8 a 23.3.

Non cambia però l’apporto che DeRozan da ogni gara, aiutando i suoi successo dopo successo per una squadra che può essere considerata una delle “rivelazioni” della stagione (almeno fino ad adesso).

1. Giannis Antetokounmpo (23.6 PPG)

Diciamoci la verità, non c’erano dubbi. A Giannis manca davvero soltanto il tiro da 3 per poter essere ufficialmente considerato il prototipo del giocatore di basket perfetto.

I miglioramenti da questo punto di vista si stanno vedendo, come dimostrano le 1.4 triple a partita e una media che si alzerebbe a più di 27 punti a partita (27.2 per la precisione).

Mentre lavora per raggiungere la definitiva maturazione, il greco continuerà a dedicarsi all’annientamento delle difese avversarie, ormai un’abitudine, soprattutto nel pitturato.

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