Mavs, è giusto continuare a puntare su Porzingis?

Che Porzingis non fosse il giocatore ideale per questi Mavericks si era capito da tempo, ma l’idea più diffusa era che il problema fosse solo la convivenza difficile con la stella Luka Doncic.

Dopo che ieri sera lo sloveno è stato confermato assente per diversi giorni, si pensava che potesse finalmente arrivare il momento di Porzingis, invece il lettone ha puntualmente deluso le aspettative anche contro OKC, nonostante la comoda vittoria di Dallas.

Per il lungo dei Mavs solo 13 punti (peraltro frutto di un 6/17 al tiro, con anche 0/3 dalla distanza), una scarsa partecipazione alla manovra offensiva e la solita assenza totale nella metà campo difensiva, oltre ad un body language mai troppo coinvolto: per il bene della sua carriera, il giocatore non può più restare in questa squadra, nonostante nelle sue uscite pubbliche si sia sempre definito contento della sua posizione all’interno del team.

Il coach e i compagni si fidano di me e mi lasciano giocare, mi diverto con questa squadra

Kristaps Porzingis, intervista del 24 novembre 2021

La soluzione migliore per entrambe le parti a questo punto sarebbe una trade (soprattutto se Dallas intende costruire una squadra da contender intorno a Doncic), se non fosse che il contratto molto esoso del lettone (da oltre 30 milioni annui per altre 3 stagioni) risulta eccessivo e nessuna franchigia ha mostrato interesse.

La situazione è ai limiti dell’assurdo: l’Unicorno avrebbe anche un talento da top player (oltre che una corporatura che potrebbe renderlo letale in fase offensiva), l’età è ancora dalla sua parte (26 anni), ma i limiti caratteriali del giocatore sono ormai un limite evidente.

La sensazione generale è che questa sia l’ultima stagione buona per provare a recuperare lo status di Porzingis, ad oggi considerato più che altro un peso per i Mavericks, e, se dovesse fallire anche questa, sembra quasi impossibile che la franchigia texana decida di continuare a puntare su di lui.