Knicks, Barkley contro Randle per la reazione verso i suoi tifosi

Neanche l’incredibile vittoria dei Knicks contro Boston nella nottata di ieri è riuscita a calmare le acque nella Grande Mela. Dopo il canestro che ha ricucito lo svantaggio (NY è rientrata da un negativo di 25 punti, accumulato a causa dell’ennesima prestazione sottotono nel primo tempo), Randle, che in questo periodo di difficoltà è stato uno dei più criticati dalla tifoseria (in alcuni casi comprensibilmente, dato che la percezione che il giocatore dava era di insofferenza nei confronti del team, oltre al fatto che il suo rendimento è calato molto rispetto all’anno scorso), ne ha approfittato per mandare un messaggio molto eloquente.

Girato verso i suoi tifosi dopo aver appena segnato, Randle gli ha rivolto un “pollice verso”, per rispondere a suo modo alle critiche e ai fischi ricevuti. Non bastasse, nel post partita ha rincarato la dose, spiegando alle telecamere il significato del suo gesto, lasciandosi andare con un sonoro:

State zitti

Randle ai microfoni nel post gara

Questa risposta ai suoi tifosi ha attirato le critiche di molti opinionisti (e non solo), tra cui Barkley (che ieri sera era a dir poco on fire, con dichiarazioni al vetriolo anche su Irving e Zion Williamson), che, nella trasmissione dedicata al commento di NY-Boston ha commentato così:

I giocatori non dovrebbero pensare di meritarsi il tifo anche quando giocano male, non sono dottori o avvocati e devono essere pronti a ricevere critiche. Se giochi bene ti acclamano, se giochi male ti fischiano; questo è il normale rapporto tra un giocatore e i suoi tifosi

Charles Barkley

Sir Charles quindi si schiera apertamente contro il gesto di Randle, per certi versi comprensibilmente, dato che chiunque abbia visto la partita potrà confermare che il tifo dei Knicks ieri sera è stato incredibile: a parte qualche fischio sul -25, non appena NY ha piazzato il primo parziale per la rimonta il Madison Square Garden è letteralmente esploso, trascinando la squadra al successo.