Warriors, Klay Thompson: “All’inizio ero molto nervoso”
Serata da ricordare per Klay Thompson, accolto da una grande festa al Chase Center
Dub Nation, He is back! Dopo 941 giorni Klay Thompson è finalmente tornato a giocare.
In una serata piena di emozioni, con anche qualche imprevisto, basti pensare al caso Draymond Green (dato disponibile per giocare, poi assente, poi di nuovo presente e, solo nell’immediato pre-gara, definitivamente out a causa di un problema al polpaccio), al Chase Center è stato tutto spettacolare, dal primo all’ultimo minuto.
Dopo una presentazione da brividi, con tutti i compagni (incluso Draymond Green, che ha voluto comunque essere presente alla palla a 2) che lo hanno omaggiato e i tifosi in piedi a festeggiare, inizia la partita, che era, per assurdo, l’aspetto più marginale della nottata.
I primi minuti di questo evocativo Cleveland-Golden State sono stati a dir poco interlocutori, con le squadre visibilmente distratte dal contesto; se Klay, dopo aver segnato il primo canestro della sua squadra, parte a fatica, con qualche errore al tiro, Curry mette 14 dei primi 24 punti di squadra, indirizzando da subito la vittoria verso la Baia.
Intanto Klay dimostra a tutti di aver recuperato discretamente bene, chiedere alla difesa Cavs: segna il primo tiri della serata per GSW in una partita che poi finirà con 17 punti personali (7/18 al tiro) tra cui anche una schiacciata favolosa.
Mi sono sentito davvero bene. Vedevo solo il canestro. Avevo [Jarrett, ndr] Allen in marcatura, mi si è aperto dello spazio e sono andato fino in fondo. La sensazione è stata davvero bellissima
Klay Thompson
Arrivano piano piano le prime triple (chiuderà a 3 tiri da oltre l’arco) e 17 punti totali in una ventina di minuti, ma è solo nell’intervista post-gara che Klay può finalmente sfogarsi e liberare tutta l’emozione:
All’inizio ero molto nervoso, ma ora posso dire che è stata una notte che non dimenticherò mai. 18 tiri in 20 minuti? Non sembra essere cambiato qualcosa…
Klay Thompson
Serata indimenticabile per lui, ma da appassionati ci auguriamo tutti che un campione del genere possa trovare finalmente continuità a livello fisico, perché quella meccanica di tiro, con quel rilascio così morbido, è sempre la stessa meraviglia anche dopo anni.
Bentornato Klay!