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Nets, Kyrie Irving può giocare in casa?

La point guard dei Nets potrebbe teoricamente giocare anche le partite in casa, al prezzo di una multa

Il “caso Irving” ha tenuto banco in questa prima parte della stagione. La superstar dei Nets ha rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione e, per questa ragione, inizialmente il GM dei Brooklyn Nets Sean Marks aveva deciso di escluderlo dal gruppo squadra.

Nelle ultime settimane la dirigenza dei Nets, complici le molteplici assenze dovute ai protocolli di salute e sicurezza, ha fatto retromarcia, consentendo al giocatore di scendere in campo nelle partite in trasferta.

Irving resta però escluso dalle partite casalinghe in quanto, per ordinanza del sindaco di New York Bill de Blasio, è necessaria per i giocatori delle squadre di casa almeno una dose di vaccino per accedere alle palestre nell’area metropolitana di New York, compreso il Barclays Center e il Madison Square Garden.

Le sanzioni imposte per la violazione di questa ordinanza giungono ad un massimo di cinquemila dollari, una cifra di tutto rilievo per un cittadino comune, ma non certo per un multimilionario come Kyrie Irving o un miliardario come il proprietario dei Nets Joseph Tsai.

Teoricamente, quindi, Kyrie potrebbe giocare anche le partite in casa dei Nets al prezzo di una, per lui piccola, multa.

Nonostante vi sia questa possibilità di rendere arruolabile Irving anche per le partite al Barclays Center, non ci sono indizi che indichino che la franchigia voglia procedere in questa direzione.

Il numero #11 di Brooklyn resterà quindi, almeno per il momento, un giocatore part-time.

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