NBA, Accadde oggi: Wilt Chamberlain approda ai 76ers
Con una trade inaspettata Philadelphia riporta a casa Wilt Chamberlain per provare ad inseguire il titolo NBA
È il 15 gennaio 1965, siamo nel pieno della finestra di mercato e arriva una notizia di non poco peso: Wilt Chamberlain è stato ceduto a Philadelphia e giocherà nei neonati 76ers.
La franchigia della Pennsylvania erano stati gli Warriors fino al 1962, anno in cui si sono trasferiti a San Francisco. Al loro posto si trasferiscono i Nationals di Syracuse, città troppo piccola per le esigenze NBA, che nel 1963 cambiano nome e fondano la squadra che conosciamo tutt’oggi.
E quale miglior modo di costruire un futuro se non prendendo il centro più dominante in circolazione?
Wilt The Stilt
Chamberlain ha mosso i suoi primi passi nella NBA moderna proprio nei Philadelphia Warriors, con cui aveva tenuto l’impressionante media di 41.5 punti e 25.1 rimbalzi in sei stagioni. Il picco massimo arriva nell’ultimo anno nella Città dell’Amore Fraterno con i famosi 50.4 punti medi, il massimo mai registrato in tutta la storia della lega, e la sua leggendaria partita da 100 punti.
Il trasferimento in California non incide sul rendimento di Big Dipper ma pesa sulle casse dei nuovi San Francisco Warriors, che sono quindi costretti a cedere il loro giocatore più forte e rappresentativo. Molti sono alla porta ma solo una squadra ha tutte le carte in regola per soddisfarlo.
Wilt, il Sixer
Fino a quel momento Chamberlain era stato una forza assoluta e quasi incontrastata ma le sue medie altissime e i numeri senza senso non avevano prodotto l’unica cosa che conta più delle statistiche: un titolo.
Nel nuovo roster, di cui comunque rimane il migliore, Wilt ridimensiona il suo gioco, se si può dire così: scende a “soli” 27.6 punti e 23.9 rimbalzi di media nelle sue quattro stagione con Philly ma comincia anche a distribuire di più il pallone ai compagni. Gli assist salgono da 3 (con gli Warriors) a 6.8, fino ad arrivare a 7.8 nella stagione 66-67.
È quel cambio di passo che porterà Chamberlain e i Sixers alla terra promessa. Arrivati ai Playoff, The Stilt e Co. si sbarazzano dei Cincinnati Royals, dei Boston Celtics per poi approdare alle Finals proprio contro i San Francisco Warriors. Il destino ha voluto che il nativo di Philadelphia conducesse la sua città alla vittoria contro la squadra che lo ha lanciato nei professionisti e con cui ha rincorso per sei stagioni il tanto sognato anello.
È il primo titolo per i Sixers, il primo per Chamberlain, la consacrazione definitiva tra i le leggende della NBA. Non sarà l’ultimo né per Phila né per Wilt, che alzerà un altro trofeo nel 1972 con i Lakers. Ma se è vero che la prima volta non si scorda mai, aver portato in trionfo la propria città deve aver avuto tutto un altro sapore. Ed è cominciato tutto con quella trade, il 15 gennaio 1965.