Record Popovich: è l’allenatore più vincente del mondo del basket!
Nessun altro ha fatto quello che ha fatto lui. Con i suoi San Antonio Spurs, Popovich vince contro Utah e agguanta la vittoria numero 1336 in carriera.
Proprio come la fedeltà, la costanza premia. Chissà se avrà pensato la stessa cosa Gregg Popovich, che da sabato 12 marzo scorso detiene il record di coach più vincente dell’NBA. Quella contro gli Utah Jazz è stata infatti la 1336esima vittoria dell’allenatore degli Spurs, alla guida della squadra di San Antonio da ben 26 stagioni.
L’impresa è stata compiuta alla gara 2030 da head coach della franchigia texana, e ha consentito a “Pop” – è così che lo chiamano tutti – di superare l’amico e mentore Don Nelson (fermo a quota 1335), di cui è stato secondo nel 1992 ai Golden State Warriors.
Uno sguardo alla stagione NBA 2021/22
Il record di Popovich arriva nel corso di un’altra entusiasmante stagione di NBA, che sta avendo come protagonisti in positivo i Golden State di Klay Thompson, i Miami Heats e le due finaliste della passata stagione, i Milwaukee Bucks e i Phoenix Suns. La franchigia che, contro ogni pronostico, sembra essere sorprendentemente fuori dai giochi è quella dei Los Angeles Lakers. Con 29 gare vinte e 40 perse fino a questo momento, i gialloviola rischiano di rimanere addirittura fuori dai playoff.
Con poche partite rimaste prima del termine della regular season, la corsa alla conquista dell’anello 2022 è ancora aperta. Gli appassionati hanno la possibilità di puntare sul trionfo della franchigia favorita e di consultare pronostici aggiornati sul sito scommesse 888sport, che offre speciali promozioni sugli eventi sportivi più seguiti e di maggior interesse.
L’andamento stagionale degli Spurs (27 vittorie e 43 sconfitte fin qui) non è particolarmente brillante, ma il primato di coach Popovich arrivato nella notte tra l’11 e il 12 marzo 2022 resterà tuttavia negli annali della franchigia texana.
Chi è Gregg Popovich, l’allenatore più vincente della storia NBA
Un oro alle Olimpiadi di Tokyo con il team USA, 5 anelli con San Antonio e il record assoluto di vittorie nel massimo torneo di basket d’Oltreoceano. I numeri di Popovich come allenatore parlano da soli. Gregg è oggi alla sua 26esima stagione sulla panchina degli Spurs, superando qualsiasi altro coach dei principali sport americani a livello professionistico. Nessun altro allenatore è infatti durato così tanto quanto lui sulla panchina di una sola squadra.
Gli inizi
Nato a East Chicago il 28 gennaio 1949 da padre serbo e madre croata, inizia ad allenare nel 1973 come secondo nella Air Force Academy. In seguito – corre l’anno 1978 – viene contattato per il ruolo di allenatore dal Pomona-Pitizer College, dove rimane per 9 anni raggiungendo risultati mediocri e poco entusiasmanti.
Nel 1988 viene chiamato da San Antonio insieme all’amico e collega Larry Brown, ai tempi capo coach all’università del Kansas. Fino al 1992, Brown e Popovich diventeranno rispettivamente head e viceallenatore degli Spurs.
Alla corte di Don Nelson
La stagione 199/93 vede il passaggio ad assistant coach di Don Nelson, storico allenatore dei Golden State Warriors eletto coach of the year nella stagione appena terminata. Popovich trascorre due anni al fianco di Nelson, durante i quali ha l’opportunità di imparare la visione di gioco di uno degli interpreti più ingegnosi e visionari del gioco con la palla a spicchi.
Il ritorno a San Antonio
Gregg torna alla corte degli Spurs nel 1994 per ricoprire il ruolo di General Manager e vicepresidente esecutivo dell’area sportiva. Con lui – e con il fantastic trio con il trio Ginobili-Parker-Duncan sul parquet – i texani raggiungeranno i vertici della Western Conference raggiungendo i playoff per ben 22 anni consecutivi e portando a casa tutti e 5 i titoli della loro storia (nel 1999, 2003, 2005, 2007 e 2014).
Conclusioni
A 73 anni, Gregg Popovich è ancora lì seduto sulla panchina più importante della città di Alamo. La sua forza risiede nella capacità di creare un rapporto leale e sincero con i giocatori e la società che, nel corso di quasi 30 anni, sono diventati qualcosa di molto simile a una famiglia.