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NBA Awards 2022, i premi di Dunkest

A stagione regolare ormai praticamente conclusa, è ora di tirare le somme sui giocatori meritevoli dei premi individuali

I giochi sono fatti, la stagione regolare è praticamente conclusa, i posti per i Playoff sono tutti presi, le griglie dei Play-In sono in fase di costruzione. Manca soltanto l’assegnazione dei premi individuali più importanti, alcuni più scontati e altri meno, dopo una regular season combattuta dall’inizio alla fine per garantirsi il titolo di MVP: ecco chi sono i nostri migliori candidati.

Coach of the Year (COTY): Taylor Jenkins

Con ancora due vittorie sulle due gare disponibili i Grizzlies arriverebbero al record di franchigia. Già così però i ragazzi di Jenkins hanno realizzato una stagione straordinaria innalzandosi verso i vertici della lega: sono al momento secondi sia nella Western Conference che nella classifica complessiva di Est e Ovest con un record di 55-25, diciassette vittorie in più rispetto alla scorsa stagione.

Taylor Jenkins ha preso le redini di una squadra giovane e in fase di costruzione, le ha dato schemi, indicazioni e ha accompagnato i giocatori in un percorso che li ha portati a quello che, fino ad ora, è il loro massimo in carriera. Morant con lui è esploso definitivamente (grazie anche al suo straordinario talento) e adesso non ci resta che sederci e vedere di cosa saranno capaci nei Playoff.

Nota: abbiamo premiato lui e non Monty Williams per il semplice fatto che già lo scorso anno Phoenix aveva fatto un percorso straordinario e quest’anno si è dovuta confermare come squadra da battere. I Grizzlies sono passati dai bassifondi della lega a seconda forza della NBA.

Sixth Man of the Year (6MOY): Tyler Herro

Herro potrebbe tranquillamente giocarsi anche il Most Improved, ma nel suo caso è più evidente il forte impatto dalla panchina avuto a Miami: i 15.1 punti dello scorso anno sono schizzati a 20.8, conditi da 5 rimbalzi e 3.9 assist (massimo in carriera), una win percentage del 66% (tra le più alte nella lega) e un impiego sempre più alto nei momenti chiave della partita.

Anche grazie al suo fondamentale contributo gli Heat hanno blindato il primo posto nella Eastern Conference con due giornate di anticipo. Il ragazzo ha anche mostrato di avere personalità sul palcoscenico più importante e dopo altri due anni nella lega non possiamo che aspettarci un ulteriore passo avanti.

Most Improved Player (MIP): Darius Garland

Davvero bisogna argomentare? Ok: All Star, 21.7 punti, 8.7 assist e 3.4 rimbalzi a partita, prima stagione dei Cavaliers sopra il 50% dall’Era LeBron in avanti (si contano le quattro stagioni a Miami e l’approdo ai Lakers). Insomma, senza Sexton a tarpargli le ali il prodotto di Vanderbilt si è caricato la squadra sulle spalle e l’ha riportata a livelli da Playoff.

Il premio di Most Improved non è quindi assolutamente in discussione, nonostante validi candidati quali Bridges e Herro. Gli verrà chiesto un ultimo sforzo ora che Cleveland è ufficialmente ai Play-In, ma il Garland di questa stagione non sembra assolutamente intenzionato a scansare le responsabilità più importanti. Soprattutto non al suo primo tentativo di farsi valere in post season.

Rookie of the Year (ROY): Evan Mobley

Qui ammetto che sono cominciati i problemi. Cade Cunningham e Scottie Barnes sono due candidati assolutamente validi, con medie di tutto rispetto e un contributo molto valido alla causa delle proprie squadre. La scelta è ricaduta però su Mobley: i suoi 14.9 punti, 8.3 rimbalzi e 2.5 assist, a cui si aggiungono 1.6 stoppate a partita, sono stati fondamentali per i Cavaliers per raggiungere i loro traguardi e Evan si è dimostrato un lungo moderno, molto versatile e capace di costruire dal palleggio.

La lotta però in questo caso è molto più serrata rispetto agli altri premi e non sarebbe comunque una sorpresa veder salire le quotazioni degli altri due rookie.

Defensive Player of the Year (DPOY): Giannis Antetokounmpo

Continuiamo ad addentrarci nella foresta dell’indecisione: Giannis o Gobert? La DPOY Ladder NBA al moment sta premiando il primo, chiamato ad uno sforzo ulteriore nella metà campo difensiva vista l’assenza prolungata di Lopez a coprire i lunghi. La sua difesa è sempre di primissimo livello, a conferma del premio vinto nel 2020, il defensive rating è tra i migliori e le giocate sono sotto gli occhi di tutti.

Difficile però non includere Rudy Gobert, nonostante lo scetticismo di molti: il suo defensive rating è il migliore in assoluto, la sua assenza è pesata come un macigno sulla sorte dei Jazz (massimo numero di sconfitte consecutive senza di lui) e la sua versatilità sui ruoli da marcare non è assolutamente da sottovalutare. Anche qui la corsa per il premio sarà serratissima, con i due candidati assolutamente meritevoli.

Most Valuable Player (MVP): Nikola Jokic

Potremmo stare a parlare tutto il giorno del perché Nikola Jokic merita di nuovo l’MVP. É vero, Embiid, Antetokounmpo, Doncic, sono tutti candidati più che validi e sicuramente meritevoli di considerazione, ma non si può ignorare il fatto che stiamo assistendo a quella che è a conti fatti la miglior stagione individuale della storia della NBA.

Jokic guida la sua squadra in tutte le voci statistiche; ha registrato il PER più alto mai visto (32.9) superando Wilt Chamberlain; è l’attuale leader per triple doppie stagionali (19) e doppie doppie (66); è diventato da stanotte il primo di sempre a registrare 2000+ punti, 1000+ rimbalzi e 500+ assist in una stagione. Ha portato i Nuggets direttamente ai Playoff senza Murray e Porter Jr a dargli man forte.

Le medie sono perfino migliori di quelle dello scorso anno: 27.1 punti, 13.8 rimbalzi, 7.9 assist con il 58% dal campo. Most Valuable Player, “il giocatore più prezioso” tradotto letteralmente: o in altre parole, Nikola Jokic.

NBA Awards 2022, i premi di Dunkest

PremioVincitore
Coach of the Year (COTY)Taylor Jenkins
Sixth Man of the Year (6MOY)Tyler Herro
Most Improved Player (MIP)Darius Garland
Rookie of the Year (ROY)Evan Mobley
Defensive Player of the Year (DPOY)Giannis Antetokounmpo
Most Valuable Player (MVP)Nikola Jokic
Gli NBA Awards 2022 di Dunkest

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