Asta Dunkest, consigli su chi prendere al Draft
Certezze, stelle in rampo di lancio, vecchie glorie in cerca di ultime soddisfazioni e tante possibili sorprese: ecco i nostri consigli FantaBasket
All’interno della Guida alla Modalità Draft di Dunkest non si potevano mancare i nostri consigli sui giocatori da comprare durante l’asta del fantabasket NBA 2024/25.
State per scoprire le tattiche da adottare per scegliere i migliori elementi a disposizione e tutti i giocatori da prendere, ruolo per ruolo.
Dopo aver chiarito quanto budget utilizzare per ogni ruolo, ecco i giocatori consigliati per il Draft Dunkest, ovviamente posizione per posizione:
- Centri
- Ali
- Guardie
- Le possibili sorprese
- I Rookie più interessanti
- Il Big da evitare
Centri
Rudy Gobert (Minnesota Timberwolves)
Le sue quotazioni come big sono in calo, e sappiamo quanto il suo scarso impatto nei Playoff possa influire su questa valutazione. Tuttavia, in vista della regular season NBA, a noi importa poco: la sua presenza a rimbalzo rimane uno dei punti di forza dei Timberwolves, e tra i centri di fascia medio-alta è sicuramente il migliore.
Jakob Poeltl (Toronto Raptors)
Fa parte di quella categoria di giocatori spesso sottovalutati. Il suo impatto nella lega è costante da anni, ma viene regolarmente dimenticato quando si parla di centri affidabili in ogni aspetto del gioco. La scorsa stagione è stato frenato da un infortunio, ma quest’anno ci aspettiamo che possa scendere in campo in più di 50 partite con ottimi rendimenti in termini di PDK.
Ali
Paolo Banchero (Orlando Magic)
Dopo l’eliminazione al primo turno dei Playoff e l’esclusione da Team USA, il prodotto di Duke deve ora prendersi sulle spalle il peso dell’attacco dei Magic per raggiungere la definitiva consacrazione. Deve elevare il suo gioco ai massimi livelli per essere riconosciuto tra i grandi della lega. Questo è l’anno in cui potrà dimostrare davvero di che pasta è fatto. Se migliora le percentuali al tiro, può diventare un super giocatore Fantabasket.
Jonathan Kuminga (Golden State Warriors)
La scelta ricadrà probabilmente su Podziemski, ma Kuminga, che in estate ha visto la sua richiesta di rinnovo al massimo salariale rifiutata, è determinato a dimostrare di avere il potenziale per meritarsi un contratto del genere. La scorsa stagione ha mostrato qualche mancanza di continuità, ma in diverse partite ha messo insieme un bel gruzzolo di PDK. Sebbene nel reparto ali ci siano giocatori più sicuri, al giusto prezzo potrebbe rivelarsi la vera steal del draft.
Guardie
Josh Giddey (Chicago Bulls)
Giddey ai Bulls è una delle firme più intriganti dell’off-season. Durante i Playoff, è stato al centro delle critiche per il suo scarso impatto nella serie contro Dallas, ma a Chicago potrebbe avere un ruolo decisamente più rilevante. Avrà a disposizione molti più possessi e ricoprirà il ruolo di playmaker “moderno”, potendo così creare dal palleggio, un aspetto che si adatta perfettamente al suo stile di gioco. I Bulls hanno poco da perdere, e noi crediamo nel suo potenziale.
Josh Hart (New York Knicks)
La franchigia di Manhattan sarà estremamente corta sotto canestro fino al rientro di Mitchell Robinson, previsto non prima di dicembre o, nel peggiore dei casi, gennaio. Via libera quindi all’ex Villanova, che negli anni a New York ha saputo distinguersi a rimbalzo. Inoltre, con l’arrivo di Bridges, non dovrà più preoccuparsi di costruire dal palleggio e sarà libero di sfruttare il suo ottimo gioco senza palla.
Le possibili sorprese
Isaiah Hartenstein (C, Oklahoma City Thunder)
Il nuovo acquisto della franchigia dell’Oklahoma potrebbe rivelarsi il tassello perfetto per gli equilibri della squadra. Holmgren si è dimostrato valido in entrambe le metà campo, ma risulta troppo debole fisicamente per affrontare certi lunghi della lega. Per ovviare a questo, OKC ha firmato l’ex giocatore di OKC, che ha tutte le carte in regola per adattarsi al meglio al gioco e alla filosofia di Coach Daigneault.
Michael Porter Jr (A, Denver Nuggets)
La partenza di Caldwell-Pope lascia un vuoto significativo nel quintetto dei Nuggets. Molto probabilmente, Braun verrà promosso, ma parliamo di due giocatori con caratteristiche molto diverse. La capacità di tiro di Porter Jr. sarà ancora più fondamentale per non intasare l’area e permettere a Jokic di dominare nel pitturato.
Andrew Nembhard (G, Indiana Pacers)
Il canadese classe 2000 ha sorpreso anche i più scettici nella scorsa stagione. Ha elevato notevolmente il suo gioco durante i playoff, in particolare contro Knicks e Celtics, sebbene ciò non sia bastato. Il nucleo dei Pacers è rimasto invariato, ma il prodotto dell’Università della Florida avrà un ruolo più rilevante in termini di responsabilità per la prossima stagione.”
I Rookie più interessanti
Zach Edey (C, Memphis Grizzlies)
L’ex giocatore di Purdue, ufficialmente alto 224 cm, occuperà lo slot nelle rotazioni lasciato libero da Steven Adams lo scorso anno a causa di un infortunio. Al momento, non abbiamo certezze sul fatto che possa partire in quintetto fin da subito. Tuttavia, è sicuro che non è un giocatore che ha bisogno di scendere in campo per 30 minuti per avere un buon impatto sulla partita e sui numeri. La sua presenza sotto i tabelloni si farà certamente sentire.
Zaccharie Risacher (A, Atlanta Hawks)
La prima scelta del Draft 2024 ha trovato casa ad Atlanta. Gli Hawks non hanno molto da perdere e intendono schierare il francese in quintetto fin dalle prime giornate. Anche se attorno al suo nome c’è poco hype, la giovane ala-piccola ha tutte le qualità necessarie per contendersi il premio di Rookie of the Year.
Stephon Castle (G, San Antonio Spurs)
L’esterno del 2004 è stato selezionato dagli Spurs con la quarta scelta. Dopo la firma di Chris Paul, Castle avrà probabilmente il compito di ricoprire la posizione di guardia. Avrà a disposizione molti minuti per mettersi in mostra, soprattutto dopo l’ennesima operazione che terrà fermo ai box Devin Vassell per il primo mese di regular season.
Il big da evitare
Joel Embiid (C, Philadelphia 76ers)
Qui si parla di giocatori che andranno via a costi elevatissimi, e tra i top, la stella dei 76ers è quella con meno affidabilità. Le recenti parole di Embiid sono state molto chiare: il suo obiettivo è arrivare in perfette condizioni ai playoff NBA. Per raggiungere questo traguardo, durante la regular season verrà gestito con attenzione, sia in termini di presenze che di minuti sul parquet.
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