Guida agli Indiana Pacers 2024-2025
La mancanza di esperienza è costata carissima nella serie contro Boston, ma questi Pacers sono pronti a fare tanta strada: la nostra analisi in chiave FantaNBA
Le ultime stagioni degli Indiana Pacers sono state entusiasmanti per la rapidità con cui è cresciuto l’interessantissimo progetto di coach Rick Carlisle, basato su giovani di talento e con tanta voglia di divertirsi in campo.
Prima o poi però, arriverà il momento in cui il front office sarà chiamato a fare delle scelte definitive o quasi, scegliendo una volta per tutte la direzione da prendere nelle prossime annate.
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Giocatori chiave
Una scelta importante è stata già fatta in estate, quando è stato offerto un ricchissimo rinnovo a Pascal Siakam (A, 15.5 CR), arrivato come esperimento da testare negli ultimi mesi di vincolo contrattuale e che ha convinto proprio tutti. Dopo gli ultimi, tristi anni a Toronto, la boccata d’aria fresca ha fatto benissimo a ‘Spicy P’, chiamato ora a mansioni da role player, alle quali riesce ad aggiungere le sue spiccatissime qualità ad entrambi i lati del campo.
A gestire l’orchestra è sempre Tyrese Haliburton (G, 20.5 CR.), splendido playmaker capace di decidere praticamente da solo le sorti della squadra. Guardando tutte le statistiche di gestione dei possessi appare evidente come l’efficienza che l’ex-Kings sta raggiungendo non abbia quasi eguali tra i pari ruolo della lega attuale, con un rapporto assist-palle perse degno del miglior Chris Paul.
L’ultimo grande step che manca è quello di crescere come media punti, finora troppo ballerina e influenzata dalle percentuali dall’arco, ma siamo fiduciosi che ci arrivi entro breve tempo.
Un altro fattore di esperienza è portato da Myles Turner (C, 13.0 CR.), che fornisce ai suoi sostanza difensiva, in quanto è uno dei migliori stoppatori della lega, e spacing offensivo, grazie alle sue doti di tiratore da 3 punti. La sua importanza tattica è forse il principale motore che permette agli altri di esprimere il proprio talento e, prima o poi, ci piacerebbe vedere un giocatore così lottare per qualcosa di più rispetto ad un posto ai Playoffs.
Possibili sorprese
La spaventosa crescita di Andrew Nembhard (G, 7.5 CR.) ha fornito ai ragazzi di Carlisle una preziosissima opzione aggiuntiva in attacco nel finale di stagione, in cui ha migliorato sensibilmente tutti i dati di produzione offensiva per sé e per gli altri. La presenza di Haliburton gli toglie possessi, ma gli permette di giocare più serenamente quelli a sua disposizione, oltre a prendersi tiri più aperti da qualunque distanza.
Non dovrebbe più essere una sorpresa invece Bennedict Mathurin (G, 9.0 CR.), talento offensivo senza senso che già nella scorsa stagione aveva raggiunto picchi di rendimento stellari; l’infortunio lo ha tolto dai giochi negli ultimi mesi, ma, vedendolo già in questa pre-season sugli scudi, siamo sicuri che a fine stagione contenderà seriamente il titolo di Sesto Uomo dell’anno.
Jarace Walker (A, 5.0 CR.) non ha mai catturato particolarmente l’occhio degli scout, ma ultimamente la percezione intorno a questo ragazzone è variata sensibilmente: durante i training camp estivi sembra aver conquistato diversi punti e, per soli 5 crediti, potreste portarvi a casa una potenziale steal.
Giocatori da evitare
Pensare che gli Warriors abbiano preferito lasciar passare uno come LaMelo Ball per assicurarsi James Wiseman (C, 7.0 CR.) al Draft 2020 ad oggi fa rabbrividire.
In realtà le premesse per lui erano ben diverse, ma un gravissimo infortunio e le diverse occasioni sprecate hanno sin qui condizionato la sua carriera, persino in un contesto spensierato come quello di Detroit in cui non è che ci fosse Jokic a contendergli il posto…
A questo punto, le grandi prospettive che aleggiavano su di lui al college non sembrano più raggiungibili e qui ad Indianapolis i lunghi non mancano.
Probabile quintetto:
G: Tyrese Haliburton – 20.5 Crediti
G: Andrew Nembhard – 7.5 Crediti
A: Aaron Nesmith – 8.0 Crediti
A: Pascal Siakam – 15.5 Crediti
C: Myles Turner – 13.0 Crediti
Power Ranking
La crescita di tutti gli elementi del roster è senza dubbio promettente per i prossimi anni, come mostrato anche nell’equilibratissima (non fatevi distrarre dallo 0-4 finale!) serie contro Boston ai Playoffs, ma per far sì che la squadra lotti per i piani più alti manca ancora un ultimo tassello; Nesmith sta facendo molto bene, ma come ala piccola si può cercare di meglio: l’interesse estivo della dirigenza per un affascinante ritorno di Paul George non è stato un caso e, secondo noi, alla fine qualcuno lì arriverà entro la trade deadline.
A quel punto i Pacers sarebbero veramente completi in tutti i primi 8-10 giocatori della rotazione e potremmo portarceli dietro molto a lungo nella prossima post season.
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