Guida ai Los Angeles Lakers 2024-2025

I dubbi sull’effettiva resa di Redick da coach annebbiano i giudizi su un roster stellare a tutti i livelli. Su chi puntare in ottica FantaNBA?

Lakers-Logo

Quando ogni anno ci ritroviamo a parlare dei Los Angeles Lakers, siamo costretti a prenderci alcune cautele: il roster sembra sempre forte e profondo, pronto a lottare per il titolo. I gialloviola, però, hanno la tendenza a crearsi da soli i propri problemi nel corso della stagione.

Con Frank Vogel e Darvin Ham, il principale difetto è coinciso con il coaching staff, mandato al patibolo dopo le prime sconfitte stagionali e poi delegittimato per il resto della stagione, lasciando la squadra all’autogestione.

In questi casi servirebbe un allenatore navigato, con lo standing per farsi ascoltare da un roster di campioni, per intenderci un Carlo Ancelotti prestato alla pallacanestro. La risposta di Jeanie Buss è stata JJ Redick, head coach esordiente messo lì praticamente solo in quanto amico di LeBron…

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Giocatori chiave

Lo diciamo subito: LeBron James (A, 20.0 CR.) sarà in top 5 nella classifica finale per l’MVP, infortuni permettendo; il Re è il principale responsabile della direzione intrapresa dal front office data la “buona parola” messa per firmare Redick e nientemeno che suo figlio Bronny.
Pur di far valere le proprie ragioni, ci aspettiamo di vedere l’ormai quasi 40enne su livelli stratosferici, sulla scia di una campagna olimpica disputata da miglior giocatore della competizione.

Anthony Davis (C, 22.5 CR.) è stato fenomenale nel silenziare le critiche riguardo le sue condizioni fisiche, disputando finalmente una stagione intera su livelli altissimi. Il nodo principale rimane la posizione, dato che AD non ha mai fatto segreto di considerarsi un’ala, ma per necessità farà anche quest’anno il centro: visti i risultati, ci sentiamo di dire che il 3 sarà una garanzia assoluta di questo Fantabasket.

Possibili sorprese

Rui Hachimura (A, 8.0 CR.) dovrà essere l’arma in più di questi Lakers: alto, atletico e con buone percentuali, sembra non avere difetti; eppure, ciò che lo ha frenato finora è stata una scadente tenuta mentale, che lo paralizza nei momenti di maggior tensione. Si spera che un anno di esperienza in più sia sufficiente a limare questo difetto, restituendo a noi e ai Lakers un giocatore di enorme valore.

Dalton Knecht (G, 7.0 CR.) è il segreto di pulcinella della lega; piaceva a tutti negli scouting report pre-Draft e basta veramente uno sguardo superficiale per capirne il motivo: alto, bravo a tirare da tutte le distanze e con una mentalità già ben sviluppata. Nonostante ciò, nessuno l’ha pescato e i Lakers non si sono fatti trovare impreparati, cogliendo al volo l’enorme regalo fattogli dalle altre 29 franchigie.

Giocatori da evitare

Di Max Christie (G, 7.0 CR.) si sente sempre parlare un gran bene, ma sin qui ha mostrato poco o nulla. I posti da titolare non fanno per lui, ma anche guardando ai primi 4-5 nomi in uscita dalla panca si fa fatica a trovargli spazio. Probabilmente, l’unica soluzione per vederlo emergere, potrebbe essere quella di spedirlo in qualche franchigia minore che gli lasci il giusto spazio di cui necessita.

Probabile quintetto:

G: D’Angelo Russell – 9.5 Crediti

G: Austin Reaves – 11.0 Crediti

A: LeBron James – 20.0 Crediti

A: Rui Hachimura – 8.0 Crediti

C: Anthony Davis – 22.5 Crediti

Power Ranking

Come dicevamo all’inizio, il roster non sembra avere pecche troppo evidenti; tuttavia, la realtà vista nelle annate precedenti, in cui il core era più o meno lo stesso, ha evidenziato un difetto strutturale difficilmente risolvibile: con AD da centro, i Lakers soffrono tremendamente squadre più fisiche come i Denver Nuggets, che infatti li hanno umiliati in back to back nelle ultime due stagioni.

Non avendo neanche le scelte necessarie per puntare un altro lungo di livello, l’unica soluzione sembra quella di cercare di valorizzare il più possibile i propri assets nei primi mesi di stagione e scambiarli a qualche franchigia con meno pretese; se dovessimo fare un nome più o meno verosimile, punteremmo senza dubbio Steven Adams, attualmente agli Houston Rockets. Insomma, sognare a LA è lecito, ma servirà uno sforzo collettivo non indifferente.

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