Guida ai New York Knicks 2024-2025

Dopo il miglior mercato dell’estate, i Knicks partono con uno dei roster meglio assortiti della lega e un Brunson in formato MVP

Il logo dei Knicks

Migliorare i New York Knicks della scorsa stagione senza scambiare i top sembrava un’impresa impossibile, ma stavolta la dirigenza ha realizzato un piccolo capolavoro: portarsi a casa Mikal Bridges e Karl-Anthony Towns rinunciando nell’immediato praticamente solo a DiVincenzo, di cui c’è già l’interessantissima alternativa che vedremo tra le sorprese, è stato a dir poco magistrale e rende NY una seria contender per la prima volta da decine di anni.

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Giocatori chiave

Jalen Brunson (G, 15.5 CR.) ha cantato e portato la croce per due stagioni, giocando da solista in attacco e tirando quasi 25 volte a partita, con medie punti schizzate alle stelle. Avere un roster più vario e competitivo intorno lo libererà di qualche responsabilità, ma anche di qualche tiro: le medie potrebbero flettersi leggermente verso il basso, ma Brunson rimarrà la stessa garanzia dell’anno scorso.

Karl-Anthony Towns (C, 16.5 CR.) a NY potrebbe essere il fit perfetto: ai Timberwolves non ha mai fatto il salto definitivo a causa dell’inesistente tenuta difensiva, ma nella Grande Mela non avrà di questi problemi, grazie ad un quintetto più dedito al sacrificio. Di conseguenza, KAT sarà più concentrato sulla metà campo offensiva, dove è tra i migliori lunghi della lega, garantendo a lui e a noi medie elevatissime, da top di ruolo.

Possibili sorprese

Per una manciata di crediti, Miles McBride (G, 5.0 CR.) rischia di essere una delle migliori steal dell’intera NBA: essere il sesto uomo di una squadra che si divertirà parecchio in zona offensiva lo porterà ad entrare col solo obiettivo da fare canestro, ruolo in cui Deuce McBride eccelle a pieni voti.
Non è il giocatore ideale per un allenatore “di fatica” come Thibodeau, ma il fatto che giochi con continuità la dice lunga sul talento di questo ragazzo.

Giocatori da evitare

L’ultima stagione di Mikal Bridges (A, 12.5 CR.) ha un po’ smorzato l’entusiasmo che era esploso vedendolo segnare 25 punti di media a Brooklyn subito dopo la trade: la mestizia del contesto e la disorganizzazione tattica sicuramente sono state dei fattori, ma la sensazione che si ha avuto seguendo Bridges è quella di un giocatore che non appartiene propriamente all’élite della lega sul piano della personalità.

Un ambiente carico di aspettative come quello newyorkese ed una squadra in cui non è neanche tra gli elementi cardine, rischiano di schiacciarlo ulteriormente, riportandolo al suo status di role player, in cui eccelleva, ma non garantiva le statistiche per cui andreste a pagarlo adesso.

Probabile quintetto:

G: Jalen Brunson – 15.5 Crediti

G: Mikal Bridges – 12.5 Crediti

A: OG Anunoby – 9.0 Crediti

A: Josh Hart – 11.0 Crediti

C: Karl-Anthony Towns – 16.5 Crediti

Power Ranking

Come avrete capito, inseriamo i Knicks nel lotto di squadre che possono ambire ad un titolo, qualora tutto andasse per il verso giusto. Le aggiunte sembrano perfette per giocare con Brunson, che comunque rimarrà il leader di questo movimento, ma gli sarà concesso di prendersi delle pause in più rispetto ai 40 minuti e 25 tiri che gli destinava il sergente Thibodeau. L’uscita dalla panchina di McBride, Mitchell Robinson, Achiuwa e Cam Payne fornisce anche quella profondità che l’anno scorso è mancata nel lungo periodo.

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