Guida agli Orlando Magic 2024-2025
Dopo il ritorno ai Playoffs targato Banchero, servirà un grande sforzo per migliorare quanto di buono hanno fatto intravedere questi Magic
L’ultima stagione degli Orlando Magic è passata fin troppo sotto traccia, nonostante questo giovanissimo roster sia arrivato ai Playoffs per via diretta e abbia comunque forzato Gara 7 contro i più esperti Cavs.
L’exploit è tutto da ascrivere ad un ottimo coach in rampa di lancio come Jamahl Mosley e alla crescita rapidissima di Paolo Banchero, All Star al suo secondo anno, che sta persino migliorando gli ambiziosi pronostici fatti ad inizio carriera.
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Giocatori chiave
Il già citato Paolo Banchero (A, 14.0 CR) ha fatto le fortune dei Magic grazie ad una mentalità da soldato, che lo ha portato da subito a migliorare aspetti limite del suo gioco, come la selezione dei tiri e i tempi con cui scaricare palla; il risultato è clamoroso, un’ala di 2.08 metri che tratta bene il pallone (è arrivato stabilmente intorno ai 5 assist di media) e penetra a canestro più o meno quando gli pare. Già nei primi due anni di carriera P5 è stato uno dei fan favourite su Dunkest, grazie ad un costo basso e una grande costanza di rendimento, quindi saprete da soli che è un elemento da avere in ogni roster.
Un po’ meno continuo, almeno con i Magic, è stato sin qui Franz Wagner (A, 13.0 CR): l’alternanza tra le settimane da All Star e quelle in cui litiga con le percentuali è ancora troppo marcata, ma la giovanissima età ed un rendimento straordinario con la nazionale tedesca lasciano ben sperare per la stagione alle porte. Forse, rispetto al suo compagno di reparto costa un po’ troppo e ci concentreremmo su altri top.
Possibili sorprese
L’aggiunta di riferimento del mercato Magic è stata Kentavious Caldwell-Pope (G, 8.5 CR) dai Nuggets, con cui ha vinto il titolo da protagonista; questa presa è semplicemente uno dei migliori colpi dell’estate, dato che KCP fornisce a questo roster sia l’esperienza di un 2 volte Campione NBA, sia quella dose di tiro dalla distanza che l’anno scorso è mancata. La sua presenza sul perimetro da sola basterà ad allargare di parecchio l’area per i tagli dei compagni, facendolo diventare da subito un elemento tattico preziosissimo.
Viste le continue noie fisiche di Carter Jr, di cui parleremo a breve, nella scorsa stagione si è preso la scena Goga Bitadze (C, 5.5 CR): è lento, sgraziato e privo di ogni forma di atletismo, ma porta sempre in campo la garra che serve per farsi amare da coach e compagni; il ruolo di centro è di gran lunga il nodo da sciogliere per migliorare questi Magic, ma per ora ci godiamo il gigante georgiano.
In un roster con molti giovani di belle speranze, Jonathan Isaac (A, 6.0 CR) è forse, insieme a Banchero, il giocatore più pronto a lottare in un contesto da titolo. Le sue doti difensive lo portano a marcare tutti i ruoli avversari (ricordiamo una lezione di difesa ai danni di Kevin Durant nella passata stagione) e a migliorare complessivamente la tenuta difensiva di una squadra già solidissima quando sta bene; quest’ultima clausola è l’unico motivo per cui lo pagate così poco, dato che salta più partite di quelle che gioca, ma a questo prezzo secondo noi rimane da prendere.
Giocatori da evitare
Il già citato Wendell Carter Jr (C, 11.0 CR) è un altro che salta un’infinità di partite per guai fisici, ma rispetto ad Isaac fa più fatica quando gioca; non bastano le solite prestazioni da ex col dente avvelenato contro i Bulls per renderlo un elemento utile per Dunkest. Come già detto, il suo ruolo rappresenta ormai un punto di debolezza rispetto alle aspettative alte che questa franchigia si sta meritando.
Probabile quintetto:
G: Jalen Suggs – 8.5 Crediti
G: Franz Wagner – 13.0 Crediti
A: Kentavious Caldwell-Pope – 8.5 Crediti
A: Paolo Banchero – 14.0 Crediti
C: Wendell Carter Jr – 11.0 Crediti
Power Ranking
L’unico obiettivo stagionale che dovrebbe interessare Orlando è quello di migliorarsi, sia in termini di risultati, magari superando lo scoglio del primo turno, sia come giocatori, andando a puntellare il roster con colpi alla KCP e gettando le basi per fare sempre meglio.
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