Consigli G51, Ali: Nonno Love
Deve dimostrare di non essere un oggetto estraneo nel gruppo Cavs. Gli Orlando Magic possono essere il suo palcoscenico
Giannis è tornato e LeBron è ancora out. Senza il Re i topi ballano, e noi dobbiamo acchiappare chi rosicchierà più punti in questa giornata. Andiamo con “lo scaricato” , “il fedele scudiero” e “l’ex compagno di avventure”. Alla corte del Re.
Consigli Ali, Giornata 51
Julius Randle (New York Knicks, 17.4 cr)
Lo scaricato. Dopo la minusvalenza della scorsa giornata, frutto di una pessima prestazione contro i Phoenix Suns, il suo nome è più succulento che mai. La striscia di vittorie consecutive si è fermata a 9, un risultato di tutto rispetto e per i Knicks ormai l’obiettivo non è più qualificarsi almeno al Play-in, ma cercare di raggiungere una posizione che gli permetta di avere il fattore campo a proprio favore durante il primo turno. Si contendono il quarto posto con Atlanta Hawks e, poco più sotto, Miami Heat e Boston Celtics. Possono farcela e oggi contro i Bulls, ormai fuori da tutto, devono ritornare alla vittoria.
Anthony Davis (Los Angeles Lakers, 14.8 cr)
Il fedel scudiero. La superstar di Los Angeles è tornata in campo dopo un lungo infortunio. Il prezzo è irrisorio per un giocatore delle sue qualità ed è ormai vicino ad un minutaggio senza restrizioni. I Los Angeles Lakers hanno scherzato troppo col fuoco, anche per troppi infortuni. E’ il momento di tornare a vincere per blindare la qualificazione ai Playoff ed arrivare più in alto possibile in classifica. Senza LeBron toccherà a Davis portare la carretta.
Kevin Love (Cleveland Cavaliers, 8.8 cr)
L’ex compagno di avventure. Nell’ultima partita si è reso protagonista di un episodio sgradevole. Per un’ex All-Star e campione NBA come lui è difficile accettare di concludere la carriera in condizioni precarie di salute e in una squadra senza obiettivi e stimoli. Love, però, ha chiesto scusa ai suoi compagni per aver giocato con così tanta indolenza nell’ultimo match e non vedrà l’ora di dimostrare sul campo di essere ancora un campione, solo un po’ più in là con l’età.