Trae Young, il futuro è lontano dagli Atlanta Hawks?

Altra batosta in Gara 2, altra prestazione negativa di Trae Young: gli Hawks ora si guardano attorno per il futuro

Trae Young in maglia Hawks

Dopo la Gara 1 senza storia, anche il secondo episodio della serie tra Atlanta Hawks e Boston Celtics non segnala miglioramenti particolari da parte dei ragazzi di Quinn Snyder, né da quello che dovrebbe essere il suo leader, Trae Young.

Il numero 11, che negli ultimi anni è diventato il simbolo presente e futuro della franchigia, appare ora più che mai in discussione: prestazioni offensive che non spiccano contro l’organizzatissima difesa della squadra di coach Mazzulla, fase difensiva inesistente ed ecco qui che Trae Young ai Playoff diventa quasi un malus.

In Gara 2, Young ha messo a referto 24 punti e 6 assist, ma con percentuali non esaltanti, -18 di plus/minus, 5 palle perse e soprattutto con zero punti negli ultimi 6 minuti, quando Atlanta ha cercato di rientrare in partita, seppur con poche velleità; inoltre è da segnalare che nel terzo quarto Snyder lo ha lasciato in panchina per oltre 6 minuti, coincisi con il miglior momento degli Hawks, che hanno rimontato fino al -7, grazie ad un super DeJounte Murray.

L’ex Spurs, che prima di quest’anno non aveva mai vissuto da protagonista i Playoff, si sta dimostrando molto più pronto, anche grazie alle sue abilità difensive e a rimbalzo; considerando che sarebbe perfettamente in grado di giocare da playmaker primario, non ci sarebbe da sorprendersi se la dirigenza decidesse di esplorare strade che comportino un allontanamento da Trae Young, magari per arricchire il roster in altri reparti meno forniti (John Collins ad alti livelli è impresentabile, per dirne uno…).

Resta certo il fatto che questa squadra, che in due anni è passata dalla finale di Conference a Est ad uscire entrambe le volte al primo turno, necessita un rinnovamento sostanziale.

Per il momento resta solo da capire se sarà effettivamente uno sweep o se Atlanta riaprirà un minimo la serie, ma Trae Young, che nella giornata di ieri è stato votato dagli altri giocatori e membri dell’NBA il giocatore più sopravvalutato secondo un sondaggio di The Athletic, appare in difficoltà come non mai.

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