John Wall giocherà in Australia?

Secondo gli ultimo rumors, John Wall non avrebbe più mercato in NBA e potrebbe chiudere la sua carriera in australia

John Wall

Secondo l’Herald Sun, John Wall potrebbe giocare il prossimo anno nella NBL, ovvero la massima lega di basket australiana, in particolare ai South East Melbourne Phoenix, squadra di cui è anche azionista.

A soli 32 anni potrebbe dunque essere definitivamente conclusa la carriera NBA di un giocatore che, a un certo punto, è stato anche considerato come una delle point guard più dominanti dell’intera Lega, tanto da firmare nel 2017 un quadriennale da 170 milioni di dollari con i Wizards, che lo avevano scelto con la prima chiamata nel Draft del 2010. “Non andrò da nessuna parte finché non avrò vinto l’anello”, aveva promesso ai tifosi dopo la firma, ma purtroppo la storia da quel momento in poi è stata molto diversa da quella da lui sperata.

Già dalla stagione successiva si aggravano i problemi fisici alle ginocchia, che non gli daranno più pace e che lo costringeranno a più operazioni chirurgiche nel corso degli anni. Nel 2019 si rompe anche il tendine d’Achille cadendo nella sua abitazione. Già fermo da anni, durante il Covid perde anche la mamma per cancro. “Il momento più buio della mia vita, ho pensato anche al suicidio”, dichiarò nei mesi successivi.

Dopo più di tre anni out, è pronto finalmente a tornare con la maglia dei Wizards. “Non sono mai stato meglio in vita mia”, dichiarerà, ma Washington non è più la sua squadra, è quella di Beal, e a lui non va giù. Nel dicembre 2020 viene scambiato ai Rockets in cambio di Russell Westbrook, ma dopo metà stagione (in cui viaggerà a 20.6 punti, 6.9 assist e 3.2 rimbalzi di media), la staff tecnico decide di tenerlo in panchina per il resto della stagione. “Perdevano di proposito, è stato uno schifo”, dichiarerà successivamente.

Quest’anno ai Clippers doveva essere la grande occasione per una rinascita, insieme a Kawhi Leonard e Paul George, ma anche in questo caso non convince e a febbraio torna clamorosamente a Houston in una trade a tre squadre (che beffa!). Verrà tagliato tre giorni dopo e da quel momento più nessuno gli offrirà un contratto.

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