Steve Kerr sulla Trade per Jordan Poole e Chris Paul

Il coach dei Warriors spiega i motivi dello scambio che ha portato Chris Paul a Golden State e Jordan Poole ai Washington Wizards

Steve Kerr Warriors

La trade che ha portato Chris Paul ai Golden State Warriors e Jordan Poole ai Washington Wizards ha tenuto banco negli ultimi giorni, con vari analisti ed esperti intenti ad ipotizzare il rendimento di questi giocatori con la nuova maglia.

Senza dubbio la cessione di un giovane come Poole per un veterano come CP3 evidenzia l’intenzione dei Warriors di sfruttare gli ultimi anni ad alto livello del nucleo storico della squadra (Curry, Thompson e Green), per cercare di andare alla caccia dell’ennesimo Titolo NBA.

Steve Kerr, in una recente intervista rilasciata a The Athletic, ha spiegato le ragioni che hanno portato allo scambio, evidenziando i problemi occorsi nella stagione appena conclusa:

Saremo molto diversi. Non dirò nulla di negativo su un gruppo che ha vinto il titolo un anno fa e che ha avuto una stagione complicata. Abbiamo fatto una buona run alla fine di quest’anno. Ho amato il gruppo che ho avuto gli ultimi due anni.

Steve Kerr

L’allenatore di Golden State ha spiegato come la trade sia avvenuta in quanto la squadra aveva bisogno di un cambiamento:

Il punto cruciale è che sentivamo di aver bisogno di un cambiamento. Questo non significa che avessimo bisogno di un rinnovamento totale, ma avevamo bisogno di un cambiamento. Penso che tutti nell’organizzazione ne sentissero la necessità. Penso che lo abbiamo fatto mantenendo intatta la nostra identità e chi siamo come squadra. Penso che alla fine sia stato un cambio positivo

Steve Kerr

Chris Paul è ormai quasi a fine carriera e ha mostrato segni evidenti di declino nell’ultima stagione a Phoenix, ma resta uno dei migliori passatori della storia, e avrà la possibilità di innescare tiratori straordinari come Steph Curry e Klay Thompson.

La profondità dei Warriors farà sì con ogni probabilità che la point guard da Wake Forest uscirà dalla panchina, potendo quindi dispensare ancora perle di genio cestistico in un minutaggio limitato, atto a preservare la sua integrità fisica, spesso problematica negli ultimi anni.

Lo scambio serve anche a separare Draymond Green da Jordan Poole, dopo che il pugno del veterano di Golden State aveva minato il rapporto tra i due fin dall’inizio della scorsa stagione. Resta da vedere come Draymond riuscirà a rapportarsi con CP3, con cui, per sua stessa ammissione, non ha un grosso feeling.

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