Clippers disposti a cedere Paul George?

I Los Angeles Clippers potrebbero decidere di scambiare Paul George dopo i risultati deludenti delle ultime stagioni

Paul George in palleggio

I Los Angeles Clippers pensavano di aver messo a segno una mossa capace di svoltare l’andamento della franchigia nel 2019, quando dopo aver firmato Kawhi Leonard, hanno ottenuto tramite scambio Paul George, andando a formare una coppia di star di altissimo livello su i due lati del campo.

Purtroppo per la franchigia meno celebre di L.A. , le cose sono andate diversamente da quanto previsto, con i due giocatori costantemente alle prese con problemi fisici e incapaci di trovare la continuità necessaria a portare i Clippers al titolo.

La frustrazione per i mancati successi degli ultimi anni potrebbe portare la franchigia a sacrificare addirittura Paul George, nella speranza di dare una svolta alla situazione. Ecco le parole dell’insider NBA Howard Beck durante il podcast FnA in merito:

Ho sentito che Paul George era disponibile, e ho avuto solo conferme in merito

Howard Beck al FnA podcast

Beck ha spiegato come, nonostante le dichiarazioni di facciata del GM Lawrence Frank, in realtà i Clippers siano disposti a trattare la cessione di PG13.

Penso sia disponibile. Lawrence Frank dirà quello che deve dire. Presidente e GM di una squadra diranno sempre che amano i loro ragazzi fino a quando non li scambiano. Così vanno le cose. Non vogliono cederlo per forza, ma stanno cercando di scambiare, considerando la grande frustrazione per come le cose sono andate negli ultimi anni

Howard Beck al FnA podcast su Paul George

George a causa dei problemi fisici non ha mai disputato più di 56 partite in una stagione con la maglia dei Clippers, ed è stato fuori per infortunio anche durante l’ultima run playoff della squadra, conclusasi con l’eliminazione al primo turno per mano dei Phoenix Suns.

Diversi rumor danno i Knicks interessati a Paul George; quel che è certo è che i Clippers stanno cercando di stimare il valore di PG13 sul mercato, come riportato anche dal giornalista Marc Stein.

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