Damian Lillard vuole solo gli Heat: no tassativo ad un’altra trade

Damian Lillard parteciperà al training camp solo se sarà scambiato ai Miami Heat: lo riporta Shams Charania

Shams Charania su Zion Williamson

Se Damian Lillard sarà scambiato ad una squadra che non siano i Miami Heat, non sarà al training camp. Questo è lo scenario che si delineerebbe in caso di una trade che non soddisfi il giocatore. La sua battaglia contro i Portland Trail Blazers, in sostanza, sta continuando: Dame rimane della sua posizione.

Il veterano dei Blazers non ha rilasciato commenti – in quanto potrebbe essere sanzionato dalla NBA – ma è quanto è stato riportato da Shams Charania in un suo intervento al programma The Rally.

A questo punto mi dicono che ci sono solo due training camp a cui parteciperebbe: Portland e Miami. Quindi, se una squadra come Toronto dovesse scambiare per Damian Lillard, non credo che Lillard si presenterebbe neanche

Shams Charania, The Rally

È quindi molto probabile che le discussioni per uno scambio riprendano a partire dai prossimi giorni. Ultimamente Blazers e Heat hanno interrotto le trattative: col Mondiale FIBA di mezzo era difficile trovare un accordo, ma con l’avvicinarsi della pre season i contatti tra i due front office potrebbero riaccendersi.

In pratica, se Lillard dovesse essere scambiato ai Boston Celtics (Jayson Tatum aveva provato a reclutare Dame) la sua richiesta di trade permarrebbe e così si andrebbe a creare anche una situazione di instabilità all’interno dello spogliatoio.

La squadre in giro per la NBA hanno capito che un giocatore come Lillard, che ha 33 anni e che ha un contratto di 216 milioni nei prossimi 4 anni, che arriverebbe in un altro programma chiedendo immediatamente una trade è sconveniente

Shams Charania

Ecco perché è davvero improbabile che ci siano altre squadre al di fuori dei Miami Heat che proveranno a fare sul serio per Lillard. Le richieste dei Portland Trail Blazers sono alte, legittime per la cessione di un veterano come il numero #0: due giocatori potenzialmente All-Star, un giovane come Nikola Jovic (autore di un ottimo Mondiale da vice campione con la sua Serbia) più scelte ai Draft.

Questo è il prezzo da pagare se Pat Riley vuole una squadra che sia davvero una contender. Nelle prossime due settimane potrebbero scoppiare i fuochi d’artificio.

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