Windhorst critica l’atteggiamento di James Harden

L’analista di ESPN rivede nella vicenda tra Harden e i 76ers quello che è successo precedentemente coi Rockets e Nets

Brian-Windhorst

Facciamo un attimo un riassunto della situazione: James Harden era tornato ad allenarsi coi 76ers nel training camp, non ha partecipato a nessuna partita della pre season e poi è se n’è tornato a Houston mentre Philadelphia 76ers e Los Angeles Clippers sono imballati nella trattativa per lo scambio.

Non c’è modo, al momento, di vedere Harden con un’altra maglia; il Barba in più sta cercando di forzare la situazione, coerentemente con quanto fece coi Rockets per andare ai Nets e poi dopo con Brooklyn per raggiungere Joel Embiid (che ha commentato la vicenda in toni pacati nelle ultime ore) ai Philadelphia 76ers. Lasciare Phila adesso è l’imperativo con l’obiettivo di andare a Los Angeles, ma l’affare è davvero complicato.

Ha mostrato le sue carte, è quello che ha voluto quando è andato a Houston, quello che ha fatto ai Nets smettendo di giocare e l’hanno mandato a Philadelphia. Questo è uno script già fatto e adesso mi chiedo se queste due settimane fossero solo un modo per scontrarsi coi 76ers

Brian Windhorst

Non è detto però che come è successo coi Rockets e coi Nets per ultimi, la trade si riesca a raggiungere, almeno coi Clippers. Lawrence Frank (GM di LA) non vuole lasciare andare Terrance Mann, che Daryl Morey chiede a gran voce, pur essendo incluso in un’ipotesi di trade con sole due pick al primo giro del Draft.

Lo stesso empasse che si stava formando nello scambio ipotetico di Damian Lillard tra Blazers e Heat, poi sono intervenuti i Bucks in maniera decisiva. Chi saranno – se ci saranno – i Bucks della trade di James Harden?

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