Chicago Bulls: problemi e dubbi in Vista della Prossima Stagione NBA

Negli ultimi anni sotto la guida di Billy Donovan, la franchigia dei Chicago Bulls ha affrontato numerose difficoltà. Nelle ultime 4 stagioni, la squadra della “Windy City” è riuscita ad accedere ai Playoff NBA solo una volta (nella stagione 2021-22, uscendo al primo turno).

Attualmente, la squadra si trova in una sorta di limbo: non è abbastanza competitiva per competere ai massimi livelli, ma allo stesso tempo non è idonea per una stagione di tanking.

Nel recente periodo, i Bulls hanno costantemente cercato di rilanciarsi, sfruttando al massimo i propri migliori giocatori come Nikola Vucevic, DeMar DeRozan e Zach LaVine. Tuttavia, quest’ultimo è stato al centro di vari rumors riguardanti un possibile scambio nella scorsa stagione e la sua posizione all’interno del progetto rimane ancora incerta.

Quella appena trascorsa potrebbe essere stata l’ultima stagione in cui abbiamo visto LaVine indossare la maglia dei Chicago Bulls. Tuttavia, muoverlo per la franchigia non è semplice. Nonostante sia ambito da molte squadre, la sua condizione fisica è stata compromessa nell’ultimo anno, riuscendo a giocare solo 25 delle 82 partite.

Inoltre, il suo contratto è molto elevato (43 milioni a salire per i prossimi due anni), il che potrebbe complicare gli scambi per le squadre interessate, rischiando problemi di spazio salariale, come è stato il caso dei Lakers nell’anno passato.

Nel caso in cui i Bulls decidessero di lasciar partire l’ex T’Wolves, il ritorno migliore potrebbe essere un buon numero di scelte al Draft NBA. Dopo anni di piazzamenti mediocri, Chicago ha bisogno di prendere una decisione definitiva sulla direzione del progetto.

Storie come quella degli Thunder ci insegnano che, con la giusta gestione e un focus sui giovani e sulle scelte future, insieme a impegno e tempo, tutte le squadre possono risalire la china e tornare in vetta.