Draymond Green: “Sono stato molto vicino ai Memphis Grizzlies”

Nella Free Agency NBA dello scorso anno, Draymond Green è stato vicinissimo a trasferirsi ai Grizzlies. La confessione del giocatore dei GSW

Draymond Green

Draymond Green, Stephen Curry e Klay Thompson hanno incarnato l’epoca d’oro dei Golden State Warriors, conducendoli a quattro titoli NBA nei memorabili anni del 2015, 2017, 2018 e 2022. Tuttavia, come spesso accade nelle storie più grandi, anche la loro stagione di successi ha trovato la sua fine.

Quest’estate segna la separazione definitiva del trio. Thompson, dopo aver avvertito un senso di mancanza di rispetto da parte dell’organizzazione, ha preso la dolorosa decisione di lasciare i Warriors per iniziare una nuova fase della sua carriera con i Dallas Mavericks.

Quello che potrebbe sorprendere molti è che questa separazione avrebbe potuto verificarsi anche in passato. Prima di Thompson, Green si è trovato di fronte a una decisione cruciale durante la free agency del 2023.

Sul suo podcast, The Draymond Green Show, ha rivelato di essere stato vicino a lasciare i Warriors per unirsi ai Memphis Grizzlies, comunicando la sua decisione a Curry, Thompson e all’allenatore Steve Kerr.

Nella Free Agency dell’anno scorso ho chiamato Klay e Steph in chiamate separate, e Steve e ho detto loro tipo: “Lascio, vado a Memphis”. Mi ricordo bene che ero a Parigi, a un passo dal lasciare (i Warriors), poi ci siamo sentiti con i Lacob e Dunleavy e abbiamo risolto

Draymond Green

Per fortuna, il general manager dei Warriors, Mike Dunleavy Jr., è riuscito a risolvere le divergenze con Green, e il quattro volte campione ha infine accettato un nuovo contratto quadriennale da 100 milioni di dollari, confermando il suo impegno verso la squadra che considera da sempre la sua casa.

Sebbene la fine del trio storico dei Warriors segni la conclusione di un’era leggendaria, le gesta sportive e l’amicizia indissolubile di Green, Curry e Thompson rimarranno per sempre nell’immaginario dei tifosi e nella storia della NBA. Nonostante tutto, il loro impatto continuerà a ispirare generazioni di appassionati di basket, lasciando un segno indelebile nel panorama sportivo mondiale.

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