Draymond Green contro la dirigenza dei Clippers
Dopo la firma di Paul George con i Philadelphia 76ers, Draymond Green ha criticato duramente i Clippers
La NBA Free Agency ha avuto inizio da qualche giorno e, finora, la firma più importante è probabilmente stata quella di Paul George.
Infatti, l’ex OKC Thunder e Indiana Pacers ha lasciato i Los Angeles Clippers in favore dei Philadelphia 76ers, con cui ha firmato un contratto da 211 milioni di dollari in 4 anni, con tanto di opzione giocatore per l’ultima stagione.
Durante un episodio del suo podcast personale, Draymond Green ha detto la sua sulla firma di George:
Lo status da All-NBA e All-Star di Paul George non è così distante da renderlo il migliore giocatore dei Clippers di tutti i tempi. Nonostante ciò, i Clippers non gli hanno permesso di fare sign and trade per andare dove desiderava davvero. So già che direte, PG non è leale… non è vero, le squadre non lo sono, il business non lo è. Spesso i giocatori sanno cos’è meglio per loro ma le squadre non gli permettono di realizzarlo.
Draymond Green
Queste accuse da parte di Draymond Green nei confronti della dirigenza dei Los Angeles Clippers fanno chiaramente riferimento all’ipotetica trade che avrebbe portato George nella Baia di San Francisco. Secondo Green, il neo-acquisto dei 76ers era intenzionato ad unirsi a Stephen Curry e compagni ma, a causa della decisione dei Clippers di lasciarlo andarsene come Free Agent, tutto ciò non è stato possibile.
Nonostante ciò, per Paul George avrà inizio una nuova fase della sua carriera e, probabilmente, l’ultima per tentare di conquistare il tanto agognato titolo NBA. Assieme a Joel Embiid e Tyrese Maxey, PG ha formato un Big 3 fenomenale nella città dell’amore fraterno e, se finalmente “The Process” dovesse riuscire ad arrivare ai Playoff senza problemi fisici, i Sixers potrebbero puntare ad arrivare in fondo.