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Hot take, episodio 5: Golden State ha bisogno di Markkanen

Quinto episodio. Oggi parleremo del tassello che manca ai GSW per tornare ad essere subito competitivi: acquisire Lauri Markkanen

Nel corso di questa estate, i Golden State Warriors hanno salutato Klay Thompson dopo 13 stagioni passate nella Baia, nelle quali il prodotto da Washington State ha contribuito a raggiungere ben 6 NBA Finals, con 4 Titoli NBA vinti da protagonista al fianco di Stephen Curry e Draymond Green.

Il doloroso addio del numero 11 durante la free agency ha portato i GSW a correre ai ripari firmando in blocco Buddy Hield, De’Anthony Melton e Kyle Anderson.

Al contrario di quanto si possa pensare, i nuovi innesti non colmeranno in tutto e per tutto l’assenza di Thompson, tuttavia sono acquisti mirati che vanno a migliorare il roster sotto diversi aspetti. Buddy Hield è uno dei migliori tiratori da 3 punti di tutta la Lega, mentre De’Anthony Melton è un ottimo facilitatore che all’occorrenza può anche crearsi il tiro da sé; Kyle Anderson invece sarà il backup di Green quando l’Orso Ballerino non sarà in campo.

Si può intuire dunque che ai Warriors manchi una seconda opzione offensiva valida che possa aiutare il numero 30, ma soprattutto che sia un buon fit. Jonathan Kuminga ha dimostrato un discreto potenziale, tuttavia le sue caratteristiche tecnico-tattiche non lo rendono l’uomo ideale per il sistema ideato da coach Steve Kerr, in quanto non è una minaccia reale dai 3 punti e non è sufficientemente grosso per difendere sui lunghi avversari.

Nelle stagioni precedenti infatti, tali qualità sono mancate come il pane all’interno della frontcourt di Golden State, dato che per esempio Kevon Looney non rispecchia a pieno questi requisiti fondamentali. Per quanto riguarda gli ultimi rumors di mercato, è uscito fuori a sorpresa il nome di Lauri Markkanen come possibile soluzione che proietterebbe nuovamente i GSW tra le migliori franchigie ad Ovest.

È chiaro che si tratta in ogni caso di fantabasket, ma l’ipotetica presa dell’ala grande finlandese sarebbe oro per le rotazioni dei Warriors. Egli ovviamente non rappresenta la scelta perfetta, dato che ci sarebbero certamente altri cestisti che gli sarebbero superiori, come Kevin Durant per dirne uno. In ogni caso, Markkanen rappresenta un profilo più che ideale per una miriade di motivi differenti che ora vedremo insieme.

Markkanen è l’uomo giusto per i GSW

In primo luogo, Lauri è reduce da un’ottima stagione a Utah, dove ha disputato l’All Star Game e si è portato a casa pure il premio di Most Improved Player. Dal punto di vista difensivo è capace di difendere su più ruoli grazie alla sua fisicità e alla sua altezza, oltre ad avere anche dei piedi piuttosto veloci per gli scivolamenti laterali. Di fatto potrebbe ricoprire il ruolo di ala grande e di centro che allarga il campo, sfruttando la presenza di Steph e Green sul parquet di gioco.

Markkanen ha dimostrato di saper essere una scelta offensiva di tutto rispetto, essendo una minaccia sia dal perimetro che direttamente al ferro, ma sa anche mettere la palla a terra e sfidare in 1vs1 il difensore avversario. Nel contesto giusto, il 27enne risulta essere un giocatore formidabile da non sottovalutare, anche perché si trova nel pieno della sua maturità cestistica ed è per giunta alla ricerca di una sistemazione definitiva.

Qualora i GSW dovessero riuscire ad imbastire una trade per il sopracitato, sistemerebbero in parte la lacuna principale che li attanagliava da anni. Il sacrificato potrebbe essere proprio il classe 2002 Kuminga, che fa gola agli Utah Jazz per quanto ha mostrato nel 2024. Ad oggi, Markkanen pare l’obbiettivo più probabile e concreto per Golden State, che non devono permettersi di rimanere immobili ma tentare il tutto e per tutto.

Questi sono gli ultimi anni al massimo della forma per Stephen Curry, perciò la franchigia deve essere più competitiva possibile per dare una chance allo Chef di tentare l’ultima scalata verso le NBA Finals. La finestra temporale dei Warriors è praticamente giunta al termine, per questo motivo serve che il GM Mike Dunleavy faccia tutto il necessario per assicurare alla squadra un giocatore in grado di rimandarla.

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