Il pagellone del Mercato NBA: Central Division

Il pagellone del mercato NBA continua. Oggi sotto esame sono le squadre di una deludente Central Division

Damian Lillad Giannis Antetokounmpo Milwaukee Bucks

Dopo aver valutato il mercato delle squadre dell’Atlantic Division, che attualmente ospita le tre migliori della Eastern Conference, oggi analizzeremo le franchigie della Central Division, composta da Milwaukee Bucks, Cleveland Cavaliers, Indiana Pacers, Chicago Bulls e Detroit Pistons

Milwaukee Bucks: Voto 5.5

  • Estensioni:
  • Firme: Gary Trent Jr, Taurean Prince, Delon Wright, Stanley Umude
  • Draft pick: A.J. Johnson, Tyler Smith
  • Cessioni: Jae Crowder, Patrick Beverly, Thanasis Antentokoumpo, Milik Beasley, Danilo Gallinari, Tyty Washington Jr

I Milwaukee Bucks, dopo la deludente stagione appena conclusa, dovevano cercare di trovare i pezzi giusti da mettere intorno al duo formato da Damian Lillard e Giannis Antetokounmpo, avendo a disposizione un salary cap limitato che lasciava pochi margini di manovra.

La firma al minimo salariale di Gary Trent Jr., un tiratore con una percentuale del 39% da tre punti, si rivela uno dei grandi affari della free agency, considerando che pochi mesi fa si parlava di contratti da 15 milioni a stagione per lui.

Gli errori principali dell’offseason per i Bucks sono stati però commessi al draft. Secondo i principali esperti, entrambi i giocatori selezionati da Milwaukee (AJ Johnson e Tyler Smith) sono molto acerbi e difficilmente potranno contribuire immediatamente a una contender, come i Bucks dovrebbero essere sulla carta.

L’incognita più grande, però, rimane l’Head Coach: Doc Rivers. L’ex Celtics, subentrato a metà stagione, non è riuscito a incidere positivamente sulla squadra, chiudendo con un record di 17-19 in regular season. Inoltre, la lunga storia di debacle ai playoff di Rivers, spesso imprevedibili, rappresenta un motivo di preoccupazione per una squadra che verrà giudicata principalmente per le sue prestazioni a partire da aprile.

  • Obbiettivo: competere con Philadelphia e New York per il secondo posto ad Est e cercare di raggiungere, almeno, le Finali di Conference.

Cleveland Cavaliers: Voto 6.5

  • Estensioni: Donovan Mitchell, Evan Mobley
  • Firme:
  • Draft Pick: Jaylon Tyson
  • Cessioni: Emoni Bates, Damian Jones, Marcus Morris, Isaiah Mobley, Pete Nance, Isaac Okoro, Tristan Thompson.

Alla fine della stagione, si pensava che i Cleveland Cavaliers avrebbero avviato una vera e propria rivoluzione del roster, ma ciò non è accaduto. L’obiettivo principale è stato raggiunto con il rinnovo di Donovan Mitchell per tre anni, la cui permanenza non era affatto scontata. Per il resto, i Cavs hanno deciso di confermare in blocco il loro roster e i loro “big 4”, rinnovando anche il contratto di Evan Mobley per 224 milioni di dollari nei prossimi 5 anni.

L’unico cambiamento significativo riguarda la guida tecnica della squadra. JB Bickerstaff, ormai mal visto dallo spogliatoio, in particolare da Donovan Mitchell, è stato sostituito da Kenny Atkinson. L’ex coach dei Nets è considerato un allenatore più competente, soprattutto nella gestione della metà campo offensiva, dove i Cavs avevano faticato in diverse occasioni la scorsa stagione.

  • Obbiettivo: riconfermare il piazzamento dello scorso anno e raggiungere, almeno, le semifinali di conference, un traguardo non semplice dato il livello elevato delle concorrenti.

Indiana Pacers: Voto 6.5

  • Estensioni: Pascal Siakam, Obi Toppin
  • Firme: James Wiseman
  • Draft Pick: Johnny Furphy, Tristen Newton, Enrique Freeman
  • Cessioni: Quenton Jackson, James Johnson, Doug McDermott, Jalen Smith, Oscar Tshiebwe, Isaiah Wong

Come i Cleveland Cavaliers, anche i Pacers hanno optato per la continuità dopo le sorprendenti Finali di Conference raggiunte. Un passo cruciale è stato riportare a Indianapolis Pascal Siakam, il quale ha firmato un contratto da 189.5 milioni con la franchigia. Un’altra aggiunta significativa è James Wiseman, che spera di trovare finalmente il suo posto in NBA sotto la guida del coach Rick Carlisle dopo le difficoltà dei primi anni nella lega.

  • Obbiettivo: entrare ai playoff senza passare per il play-in e proseguire nel processo di crescita avviato, evitando di finire come gli Hawks del 2021, che, dopo le inaspettate Finali di Conference, sono crollati nella mediocrità.

Chicago Bulls: Voto 4.5

  • Estensioni: Patrick Williams, Adama Sanogo
  • Firme: Josh Giddey, Chris Duarte, Jalen Smith
  • Draft Pick: Matas Buzelis
  • Cessioni: Alex Caruso, Demar Derozan, Andre Drummond, Javonte Green, Henri Drell

Se esistesse un manuale su come gestire una franchigia NBA, i Chicago Bulls sarebbero l’esempio da non seguire. Dopo anni di mediocrità e di immobilismo totale sul mercato, i Bulls hanno ceduto giocatori importanti come DeRozan e Caruso, senza ottenere in cambio neanche una prima scelta al draft, che per una squadra che sembra voler cominciare a ricostruire sono fondamentali.

L’arrivo di Josh Giddey in cambio di Alex Caruso, sembra dare più problemi che benefici. Il reparto playmaker è già molto affollato con Dosumnu e Coby White, oltre al rientrante Lonzo Ball. Giddey si aggiunge a questi giocatori che per performare hanno bisogno di palla in mano, cosa che pure l’ex OKC necessita assolutamente, vedasi i brutti playoff di quest’anno.

Non si può ignorare la questione Zach LaVine. L’ex giocatore dei Timberwolves ha attualmente un valore molto basso sul mercato, e per cederlo Chicago potrebbe essere costretta ad includere una prima scelta nel pacchetto per rendere il suo contratto più appetibile. Questo è qualcosa che la dirigenza dei Bulls, chiaramente, preferirebbe evitare.

L’unica speranza in questo tunnel sembra essere Matas Buzelis, selezionato quest’anno alla 11ª posizione. Originario di Chicago, Buzelis sta dimostrando nella Summer League di avere il potenziale per diventare un giocatore fondamentale per il futuro dei Bulls.

  • Obbiettivo: probabilmente non lo sanno nemmeno loro, ma la sensazione è che i Bulls continueranno a rimanere nella stessa via di mezzo che, ormai da anni, non porta a nulla di significativo.

Detroit Pistons: Voto 5.5

  • Estensioni: Cade Cunningham, Simone Fontecchio
  • Firme: Tobias Harris, Tim Hardaway Jr, Malik Beasley, Paul Reed, Wendell Moore Jr, Dennis Jenkins
  • Draft Pick: Ron Holland, Bobby Klintman,
  • Cessioni: James Wiseman, Evan Fournier, Malachi Flynn, Troy Brown Jr, Buddy Boeheim, Taj Gibson, Quentin Grimes, Chimezie Metu, Jaylen Nowell, Jared Rhoden, Stanleu Umude

L’obiettivo principale dei Detroit Pistons quest’estate era firmare dei giocatori in grado di migliorare le spaziature campo. In questa ottica si spiegano le firme di ottimi tiratori come Tim Hardaway Jr. e Tobias Harris. Ciò che lascia perplessi è che ora i Pistons si trovano con un eccesso di ali che rischiano di togliersi minuti a vicenda, senza garantire un cambiamento significativo nelle sorti della squadra.

Il giocatore che potrebbe risentire maggiormente di questi nuovi arrivi è, purtroppo, Simone Fontecchio. L’ex giocatore degli Utah Jazz era un elemento fidato per Monty Williams, esonerato quest’estate, e avrebbe garantito all’ex Alba Berlino un minutaggio consistente. Un altro segnale preoccupante è il contratto di soli 2 anni per un totale di 16 milioni di dollari, che non riflette pienamente la fiducia che la squadra avrebbe dovuto mostrare, soprattutto considerando le buone prestazioni di Fontecchio nella scorsa stagione, che avrebbero potuto garantirgli un accordo più vantaggioso.

I dubbi persistono anche sulla scelta di Ron Holland al Draft NBA, poiché sembra essere un doppione di Ausar Thompson. Entrambi sono straordinari atleti ma hanno limiti evidenti nel tiro. Il timore è che la presenza di entrambi possa causare sovrapposizioni e ostacoli reciproci, aggravando le già problematiche spaziature dell’attacco dei Pistons e complicando lo sviluppo di entrambi i giocatori.

  • Obbiettivo: nella Eastern Conference, i Pistons sono oggettivamente tra le squadre meno competitive. L’obiettivo deve essere quello di far crescere i giovani talenti senza l’assillo della classifica. In una situazione come questa, Cade Cunningham deve dimostrare di poter essere il giocatore franchigia del futuro, una prova che finora non ha completamente superato a causa dei numerosi infortuni che lo hanno limitato.

Leggi anche

Loading...