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Il pagellone del mercato NBA: Southwest Division

Continuiamo oggi con le valutazioni del mercato NBA, concentrandoci sulla Southwest Division, dove giocano i campioni in carica della Western Conference: i Dallas Mavericks

Abbiamo inaugurato il “pagellone” del mercato della Western Conference partendo dalla Northwest Division, oggi continuiamo il nostro percorso ad Ovest con la Southwest Division, nella quale giocano le tre texane, cioè i Dallas Mavericks, gli Houston Rockets e i San Antonio Spurs, e le due squadre più ad Est dell’intera Western Conference: i Memphis Grizzlies e i New Orleans Pelicans.

Dallas Mavericks: Voto 7.5

  • Estensioni: Brandon Williams
  • Firme: Klay Thompson, Quentin Grimes, Naji Marshall, Spencer Dinwiddie, Jazian Gortman, Emanuel Miller
  • Draft Pick:
  • Cessioni: Tim Hardaway Jr, Markieff Morris, Josh Green, Derrick Jones Jr, Greg Brown III

Dopo aver raggiunto un po’ a sorpresa le Finali NBA, i Mavericks si sono rinforzati aggiungendo Klay Thompson a Luka Doncic e Kyrie Irving. L’ex Warriors, dopo un’annata complicata, ha individuato nei Mavs la situazione ideale per rilanciare la sua carriera e sarà sicuramente motivato a dimostrare di essere ancora un giocatore di alto livello (cosa che pensa anche il suo ex compagno Draymond Green).

Un aiuto lo avrà sicuramente dagli scarichi di Luka Doncic, che garantiranno a Klay tanto spazio per tirare da tre punti, fondamentale nel quale, nonostante l’avanzare dell’età, è ancora uno dei migliori al mondo. I dubbi su questa firma riguardano la possibile tenuta difensiva di Thompson, visto che Dallas ha già due difensori non eccezionali come Doncic e Irving, a cui si aggiunge un Klay che in difesa non ha più il passo di una volta, quando era uno dei migliori difensori perimetrali dell’NBA.

Oltre a Thompson, sono ottimi gli arrivi di Naji Marshall e Quentin Grimes, buoni 3&D che vanno a sostituire Josh Green e Derrick Jones Jr., entrambi reduci da pessime Finals, soprattutto al tiro da tre. Pochi giorni ha fatto ritorno a Dallas anche Spencer Dinwiddie, che potrà allungare le rotazioni già profonde dei Mavs e dare minuti di riposo alla coppia Doncic-Irving.

  • Obiettiviconfermarsi quantomeno come una delle top 4 a Ovest e, se riuscissero a far funzionare al meglio il nuovo trio, non è così impossibile un ritorno alle NBA Finals.

New Orleans Pelicans: Voto 6.5

  • Estensioni:
  • Firme: Dejounte Murray, Daniel Theis, Jamal Cain
  • Draft Pick: Yves Missi, Karlo Matkovic, Antonio Reeves
  • Cessioni: Dyson Daniels, Jonas Valanciunas, E.J. Liddell, Naji Marshall, Larry Nance Jr, Cody Zeller, Dereon Seabron

Quasi indecifrabile è la situazione di New Orleans. Due anni fa sembrava pronta a diventare una contender, ma i numerosi infortuni nelle ultime due stagioni di Zion Williamson, e non solo, hanno trasformato NOLA in una franchigia di medio livello, senza troppe prospettive, che necessita di numerosi aggiustamenti per poter essere competitiva ai vertici della Western Conference. Il buco più evidente dei Pelicans era il reparto Point Guard, ruolo in cui è stato adattato per due anni C.J. McCollum con risultati alterni.

Per sopperire a questa mancanza, New Orleans ha deciso di prendere Dejounte Murray dagli Hawks, una delle migliori point guard a disposizione. Se dovesse tornare ad essere il giocatore visto a San Antonio, quindi da primo quintetto difensivo e quasi tripla doppia a partita, potrebbe dare un grosso boost alle chance dei Pelicans di essere protagonisti nel corso della stagione.

Aperta è rimasta la questione Brandon Ingram. L’ex Lakers ha le valigie in mano da circa due mesi, ma i Pelicans, che sarebbero ben felici di lasciarlo andare, non sono ancora riusciti a scambiarlo a causa del suo desiderio di firmare con la sua prossima squadra un contratto da 200 milioni in cinque anni, cifre che nessuno è disposto a dare a Ingram e che abbassano moltissimo il suo valore di mercato.

L’obiettivo di NOLA è ottenere un centro titolare in cambio di Ingram, visto che per adesso nella posizione di 5 partiranno in quintetto Daniel Theis o il rookie Yves Missi, che non sono sicuramente al livello di poter essere starter in una squadra che vorrebbe essere una protagonista nell’Ovest.

Il nome da tenere d’occhio è quello di Jarrett Allen, che per ora è stato blindato da Cleveland, ma che in futuro, se la stagione non dovesse andare bene, potrebbe essere scambiato per Ingram, anche se questa è solo un’ipotesi per ora.

  • Obiettivitutto dipenderà dalla tenuta fisica di Zion Williamson. Se dovesse essere sano, i Pelicans potrebbero essere una mina vagante; se invece non riuscirà a stare in campo con continuità a causa degli infortuni, la stagione di NOLA potrebbe essere la copia della passata, conclusa con un sonoro 4 a 0 al primo turno contro OKC.

Houston Rockets: Voto 7

  • Estensioni: Nathaniel Hinton, Aaron Holiday, Jermaine Samuels, Nate Williams Jr
  • Firme: A.J. Griffin Jr, N’Faly Dante
  • Draft Pick: Reed Sheppard
  • Cessioni: Reggie Bullock, Boban Marjanovic

Si pensava che i Rockets sarebbero stati una delle squadre più attive e aggressive sul mercato, così da fare un altro step di crescita dopo la buonissima stagione dell’anno passato. Houston, alla fine, è stata una delle squadre più ferme in questa offseason, limitandosi ad aggiungere giocatori capaci di aprire il campo grazie al tiro da tre punti.

L’innesto principale è stato la scelta numero 3 al draft NBA 2024, che inizialmente si pensava potesse essere scambiata, Reed Sheppard. L’ex Kentucky ha molto impressionato nella Summer League di Las Vegas, mostrando di essere un eccellente tiratore dal perimetro e, soprattutto, un’intelligenza cestistica e una leadership che mancavano come il pane nel reparto guardie dei Rockets.

Una trade passata in sordina è stata quella in cui i Rockets hanno ceduto 3 prime scelte ai Brooklyn Nets, ottenute grazie alla trade di James Harden, e in cambio hanno ricevuto 3 prime scelte dei Phoenix Suns. Questa mossa, che all’apparenza sembra di contorno, potrebbe acquisire una certa rilevanza nel corso della stagione, dato che la situazione a Phoenix non è così stabile. Infatti, se dovesse andare male l’inizio di stagione dei Suns, non è così impossibile pensare a una cessione di Devin Booker o, soprattutto, Kevin Durant, i cui mal di pancia sono spesso improvvisi.

Da tenere sott’occhio è la situazione di Alperen Sengun e Jalen Green, entrambi in scadenza l’anno prossimo, e difficilmente Houston rinnoverà entrambi, soprattutto al massimo salariale che entrambi vogliono.

  • Obiettiviindividuare i giovani che possono essere parte del futuro della squadra di Udoka ed essere competitivi per accedere quantomeno al play-in.

Memphis Grizzlies: Voto 6

  • Estensioni:
  • Firme: James Huff, Mamdi Diakite
  • Draft Pick: Zach Edey, Cam Spencer, Jaylen Wells
  • Cessioni: Timmy Allen, Jordan Goodwin, Trey Jamison, Luke Kennard, Zavier Simpson, Lamar Stevens, Yuta Watanabe, Jack White, Ziaire Williams

Così come Houston, se non di più, Memphis ha deciso di non fare praticamente nulla. L’unico volto nuovo che avrà un certo peso nelle rotazioni è la scelta numero 9, Zach Edey, centro di 2.24 m che va a coprire il vuoto sotto canestro lasciato da Steven Adams. Tuttavia, i dubbi sul giocatore sono molti, a partire dalla sua scarsa mobilità nella metà campo difensiva, dove potrebbe diventare un bersaglio costante per le squadre avversarie.

Il vero valore aggiunto rispetto alla scorsa stagione, però, è Ja Morant. Dopo un anno molto complicato tra infortuni (recentemente risolti) e problemi fuori dal campo, il numero 12 di Memphis vuole far ricredere i suoi critici, colpevoli di essersi già dimenticati che, per il 90% degli addetti ai lavori, ciò che è ora Anthony Edwards, lo era un anno e mezzo fa Ja Morant.

  • Obiettiviriuscire ad avere la squadra al completo per più di due partite consecutive e tornare nelle zone playoff che, fino a un anno fa, erano di competenza dei Grizzlies.

San Antonio Spurs: Voto 7

  • Estensioni: Charles Bassey, Sandro Mamukelashvili
  • Firme: Chris Paul, Harrison Barnes, Riley Minix
  • Draft Pick: Stephon Castle
  • Cessioni: Cedi Osman, David Duke, Devonte’ Graham, Dominick Barlow

Il mercato degli Spurs non ha visto l’arrivo di giocatori All-NBA o All-Star, ma è stato comunque uno dei più convincenti e intriganti dell’intera lega. Wembanyama ha già mostrato di essere uno dei migliori giocatori NBA.

Durante la passata stagione la squadra ha spesso avuto numerosi passaggi a vuoto causati dalla poca esperienza, e per questo motivo si è deciso di aggiungere due giocatori esperti come Harrison Barnes e Chris Paul. In particolare, quest’ultimo potrebbe sviluppare ulteriormente il potenziale infinito di Wemby, soprattutto se si pensa che CP3 è riuscito a rendere All-NBA giocatori come DeAndre Jordan, che, come altri centri, senza Paul ha poi combinato personalmente ben poco in carriera.

Alla scelta numero 4 del draft, San Antonio ha selezionato Stephon Castle, combo guard che con ogni probabilità verrà impiegato come vera e propria Point Guard da Popovich. In Summer League ha già mostrato grandi lampi di talento; inoltre, se si pensa che come mentore avrà CP3 e la possibilità di crescere nell’ambiente di San Antonio, si può già dire che questo ragazzo sia stata la scelta migliore possibile per gli Spurs del futuro.

  • Obiettivi: migliorare la chimica di squadra e sviluppare le giovani promesse, creando una base solida per il futuro successo degli Spurs.

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