Loading

I Knicks respingono le accuse sulla promozione di Rick Brunson

La promozione del padre di Jalen Brunson, stella assoluta della squadra e fresco di rinnovo, è finita sotto esame da parte dell’NBA

Dal punto di vista puramente cestistico, i New York Knicks sembrano in netta crescita rispetto a un inizio di stagione altalenante. Tuttavia, fuori dal campo, la franchigia newyorkese dovrà difendersi dalle indagini avviate dalla NBA per verificare la correttezza delle operazioni di mercato effettuate durante l’ultima estate.

In particolare, sotto la lente d’ingrandimento sono finiti il rinnovo della loro superstar Jalen Brunson e la promozione del padre Rick a assistant coach. Il play classe ’96, infatti, ha firmato un rinnovo estivo rinunciando a più di 100 milioni di dollari garantiti che avrebbe ottenuto se avesse aspettato la prossima estate. Secondo le accuse della lega, ciò che ha suscitato i maggiori sospetti nei vertici NBA sono state proprio le tempistiche di questi due eventi, quasi consecutivi.

I Knicks avrebbero difeso il proprio operato in un lungo comunicato in risposta alle accuse della lega, secondo quanto riportato dall’insider Ian Bagley di SNY.

Rick Brunson ha semplicemente sostituito l’ex assistente Johnnie Bryant, che ha lasciato l’incarico quest’estate, mantenendo lo stesso stipendio. Insinuare che ci sia qualcosa dietro questa meritata promozione, ottenuta grazie ai risultati, è considerato molto offensivo: Rick ha fatto un ottimo lavoro e continuerà a farlo

New York Knicks

Lo stipendio di Rick Brunson è in linea con quello degli altri assistenti allenatori delle migliori squadre della lega. Nonostante le tempistiche possano suscitare sospetti, non c’è alcuna connessione tra questa scelta e il taglio di stipendio del figlio Jalen, che ha contribuito all’arrivo a New York di giocatori di calibro come Karl-Anthony Towns e Mikal Bridges.

Leggi anche

Failed to load data