Kerr e Malone contro i Kings per il licenziamento di Brown
L’head coach degli Warriors non le manda a dire: difende Mike Brown davanti ai giornalisti e attacca la dirigenza dei Kings per il suo esonero
La notizia dell’esonero di Mike Brown dal ruolo di head coach dei Sacramento Kings ha scosso l’intero mondo NBA. L’ex commissario tecnico della nazionale nigeriana ha pagato il deludente avvio di stagione dei Kings, che con un record di 13 vittorie e 18 sconfitte occupano il dodicesimo posto nella Western Conference.
Brown era stato uno dei protagonisti della rinascita dei Kings, che nel 2023 avevano raggiunto i playoff dopo 17 anni di assenza. In quella stagione, il suo straordinario lavoro gli era valso il premio di Coach of the Year all’unanimità, contribuendo in modo decisivo anche alla crescita del duo Domantas Sabonis e De’Aaron Fox, considerato tra i migliori della lega.
Se la squadra vince è merito di Fox e Sabonis. Se la squadra perde la colpa è di Mike Brown. Non sono sorpreso che sia stato licenziato, è successo anche a me con la stessa persona… senza classe e senza palle
Mike Malone
Molti suoi colleghi sono rimasti profondamente sorpresi dalla notizia. Tra questi, Steve Kerr, che ha lavorato con Brown per quasi sei anni quando quest’ultimo era il suo vice, ha espresso forti perplessità riguardo alla decisione presa dalla franchigia californiana:
Leggere questa notizia mi ha profondamente deluso. Mike è un grande amico e un allenatore straordinario. È la natura del nostro lavoro, ma è davvero scioccante pensare che solo un anno e mezzo fa sia stato nominato Coach of the Year all’unanimità. Considerando dove si trovava quella franchigia prima del suo arrivo e i progressi fatti negli ultimi anni, è davvero incredibile
Steve Kerr
Le parole del coach degli Warriors risultano più che comprensibili. Dall’arrivo dell’attuale proprietario Vivek Ranadivé, infatti, Sacramento ha cambiato ben sette allenatori, incluso Mike Brown. Una situazione che contrasta nettamente con l’ambiente dei Golden State Warriors, dove la stabilità ha permesso a Steve Kerr di lavorare con continuità e di raggiungere i successi che tutti conosciamo.
So che i Kings stanno attraversando un periodo difficile, ma questa è l’NBA: tutti affrontiamo momenti complicati. Mi ritengo molto fortunato a lavorare in un’organizzazione che ci permette di superarli”, ha dichiarato Kerr, sottolineando ancora una volta l’importanza di un progetto stabile e di lungo termine
Steve Kerr
L’NBA è fatta così: la riconoscenza spesso passa in secondo piano. Esempi come quelli di Monty Williams e Dwane Casey lo dimostrano chiaramente. Entrambi sono stati esonerati, rispettivamente da Phoenix e Toronto, nonostante avessero conquistato il premio di Allenatore dell’Anno proprio con quelle franchigie.
Ora i Kings dovranno rimboccarsi le maniche. Toccherà al coach ad interim Doug Christie il compito di rilanciare una squadra che rischia di diventare una delle maggiori delusioni di questa stagione.