NBA Trade Exception, cos’è e come funziona

Trade Exception è un termine che si è sentito spesso durante il Mercato NBA: che cos’è nello specifico?

D'Angelo Russell in maglia Los Angeles Lakers

Nella nostra Guida Completa al Mercato NBA abbiamo affrontato il tema della Trade Exception, che in questo articolo approfondiamo nel dettaglio.

Quanti di noi hanno letto una frase del tipo “I Boston Celtics potranno far valere la Trade Exception entro…”? Tutti probabilmente, soprattutto dopo lo scambio che ha portato Gordon Hayward ai Charlotte Hornets. Ma cosa significa Trade Exception?

Cos’è la Trade Exception

Questo termine fa riferimento ad una clausola del Salary Cap. Generalmente le regole del tetto salariale sono molto rigide, ma questa eccezione permette ad una squadra di superare questa soglia in alcuni casi eccezionali.

In parole povere, questa opzione permette ad una squadra di ottenere un giocatore via trade anche superando il tetto massimo imposto dalla lega evitando di cadere nella Luxury Tax.

Se una squadra scambia un giocatore con uno stipendio più alto di quello che viene acquisito dalla franchigia, quest’ultima riceverà una Traded Player Exception pari alla differenza tra i due salari e avrà fino ad un anno di tempo per poterla utilizzare.

Il caso Hayward

Usiamo un caso famoso come esempio: Gordon Hayward è stato ceduto dai Boston Celtics, insieme a due scelte al Draft, ai Charlotte Hornets tramite Sign-and-Trade. In pratica Hayward, da Free Agent, ha firmato un contratto coi Celtics per essere immediatamente ceduto agli Hornets.

In cambio di cosa? Di un bel niente. Infatti questa cessione ha fatto guadagnare oltre 28 milioni di Trade Exception ai Boston Celtics.
In pratica, la franchigia biancoverde avrebbe potuto far valere (sempre entro il limite dell’anno solare) questo tesoretto per firmare qualsiasi giocatore senza doversi curare dei paletti del Salary Cap.

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